Autostrade, Valeri: "Il progetto della Gronda di Genova approvato entro settembre"
di Alessandro Bacci
L'annuncio del direttore: "La Gronda è nel piano economico finanziario di Aspi, sarà un impegno fondamentale e vincolante per noi"
Il progetto della Gronda di Genova per Autostrade per l'Italia sarà un "impegno vincolante" una volta sottoscritto il piano economico finanziario e "un'opera fondamentale" per l'area. Lo ha spiegato il direttore Gestione rete di Autostrade per l'Italia Enrico Valeri durante l'audizione alle commissioni Ambiente e Trasporti alla Camera sulla sicurezza della circolazione nelle autostrade liguri. "Ci sono una serie di valutazioni che concorrono dal mio punto di vista, dal punto di vista dell'azienda e credo condiviso anche dal ministero, a far ritenere indispensabile un ammodernamento infrastrutturale della regione", ha sottolineato. "La Gronda è nel piano economico finanziario di Autostrade per l'Italia la cui impostazione è stata condivisa con il ministero delle Infrastrutture, quindi non è una ambizione o scelta tecnica della società, ma una scelta condivisa con il ministero - ha detto Valeri -. Nel momento in cui il piano economico finanziario verrà sottoscritto sarà un impegno vincolante per noi".
"La Gronda è un asset fondamentale per contribuire all'alleggerimento della circolazione nel percorso cittadino di Genova, a prescindere dagli aspetti ambientali nei quali non sono in grado di entrare - ha aggiunto -. Però semplicemente dal punto di vista viabilistico è un'opera fondamentale, così come lo sarebbe sicuramente la Gronda di Levante e anche il potenziamento-adeguamento della A7, ancorché più scarica dal punto di vista della circolazione. Perché dal punto di vista della fruibilità dell'infrastruttura non è un'alternativa alla A26 e vista l'importanza e rilevanza delle attività portuali nei nodi liguri, pensare che non ci sia una alternativa alla A26 per il collegamento delle merci dal Nord alle riviere non è sicuramente un profilo di modernità che può essere garantito a questa parte del territorio", ha anche segnalato Valeri. Comunque quando le manutenzioni straordinarie sulla rete ligure saranno completate, ha notato Valeri, "ricordiamoci che comunque stiamo parlando di opere che hanno 50-60-70 anni il cui fabbisogno di manutenzioni non si spegnerà" e anzi nuovi standard di verifica comporteranno comunque adeguamenti a meno di non accettare delle limitazioni della circolazione.
L'attività per la costruzione della Gronda di Genova "ha avuto un avvio rispetto alla parte di espropri, che è stata quasi completata, e ad alcune attività relative al blocco preliminare". Ha aggiunto Enrico Valeri facendo il punto sull'infrastruttura autostradale a nord di Genova che farà da raddoppio all'attuale autostrada A10. "Relativamente allo stato del progetto evidenziamo che il progetto esecutivo è stato da tempo completato, inviato al Mit il 13 agosto del 2018. A dicembre 2020 l'ente certificatore Rina ha completato i rapporti di controllo finale che poi sono stati integrati con l'asseverazione di conformità sismica, in ottemperanza a quello che prevede il decreto semplificazioni e saranno trasmessi al Mit entro il corrente mese di aprile - ha spiegato Valeri -. Quindi prevediamo che il progetto possa essere definitivamente approvato, auspicando che nel frattempo sia stato sottoscritto il nuovo atto aggiuntivo con la società, entro il mese di settembre. Alcune attività sono già state avviate e tra queste anche quella che prevede il conferimento e il reimpiego dei detriti del Morandi".
Il direttore Gestione rete di Autostrade per l'Italia Enrico Valeri ha previsto tempi rapidi e un impatto relativamente contenuto dei cantieri per il posizionamento di rialzamenti provvisori delle barriere antirumore sulla tratta ligure, se sarà approvato. "Riteniamo che se venisse dato il via libera nell'arco di qualche mese potremmo dare un grosso segnale in quella direzione", ha detto, stimando poi di poter cantierare già "da fine giugno" i primi interventi per le sostituzioni. "Sul riposizionamento delle barriere antirumore, quel tipo di prescrizione", è stato ricordato in Commissione, "è stato previsto dalla Procura di Genova a fronte di una contestazione legata a degli errori progettali dell'impianto originario - ha detto Valeri -. Quelle barriere sono state verificate a lungo per questioni di sicurezza, erano state verificate anche in una fase iniziale per poterne garantire un rialzo provvisorio fino all'altezza di 3 metri, c'era una procedura condivisa con il ministero. Con il ministero stiamo mettendo a punto il modello di verifica finale per poter procedere nelle more del piano di sostituzione a carico della società che si protrarrà per alcuni anni, anche un innalzamento provvisorio - ha spiegato direttore Gestione rete di Aspi -. Con il ministero dovremmo chiudere questo percorso nell'arco del mese di aprile. Ci sarà un confronto in Procura che ci permetterà di capire se questo tipo di operazione potrà essere adottata, perché è un asseto oggetto di un procedimento e l'assenso della Procura è un passaggio fondamentale. Qualora dovessimo conseguirlo, quelle attività di rialzamento provvisorio non sono molto onerose dal punto di vista temporale né dal punto di vista dei cantieri perché potremo farlo di notte. Riteniamo che se venisse dato il via libera nell'arco di qualche mese potremmo dare un grosso segnale in quella direzione". "Nel frattempo - ha spiegato Valeri - abbiamo cercato di anticipare per quanto possibile la conclusione dei progetti per la costruzione di quegli impianti dove oltre ad affidamenti della progettazione secondo i canoni di legge abbiamo anche previsto e condiviso con il ministero che il primo terzo dell'attività nazionale di questo tipo di iniziativa venga affidato a Pavimental nell'ambito delle quote infragruppo previste dalla legge: non avremmo il tempo legato alle procedure di appalto. Quindi man a mano che i progetti saranno completati ed è una attività che è già in corso, i primi progetti potrebbero essere cantierati da fine giugno vedranno rapidamente possibilità di essere attuati".
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