Bagnasco: "Cristiani giudicati pericolosi, non allineati col pensiero diffuso"
di Fabio Canessa
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Il cardinale durante la messa di San Lorenzo: "Evidenti affinità col nostro tempo"
"A volte i cristiani sono giudicati pericolosi perché non abbastanza allineati con il pensiero diffuso. Sembra che siano seme di discordia sociale, addirittura incompatibili con la democrazia perché a volte esprimono le proprie idee, che non sempre collimano con altre". Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente dei vescovi europei, nell'omelia di stamani durante la messa di San Lorenzo patrono della cattedrale di Genova.
Come cristiani, ha detto, "a volte incontriamo incomprensione, indisponibilità, arroganza ma abbiamo la responsabilità di essere nel mondo e di servirlo con amore". Ricordando la vicenda terrena di San Lorenzo, Bagnasco ha affermato che "l'imperatore Valeriano combatteva i cristiani anche per impedire alla Chiesa lo svolgimento pieno della sua missione: le opere buone infatti hanno spesso bisogno di risorse. Allora, l'opinione corrente considerava i seguaci di Gesù come strani e pericolosi per l'unità politica dell'impero: vi era nel loro modo di pensare e vivere qualcosa di lontano dal pensare comune. Apparivano inaffidabili, pericolosi. Sono evidenti le affinità con il nostro tempo".
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