Bolkestein, la procura di Genova sequestra la spiaggia e l’intera struttura dei bagni Liggia
di Alessandro Bacci
Per il pubblico ministero Walter Cotugno il proprietario Claudio Galli avrebbe occupato abusivamente il suolo
La procura di Genova ha sequestrato i Bagni Liggia, a Genova Sturla, da anni al centro di una controversia sulla concessione. Per il pubblico ministero Walter Cotugno il proprietario Claudio Galli avrebbe occupato abusivamente il suolo. Nel 2019 la procura aveva fatto sequestrare la spiaggia. Oggi, invece, oltre alla battigia sono stati posti i sigilli a tutta la struttura: dalle cabine, al bar, fino alla struttura centrale usata come abitazione dal proprietario.
Il legale di Galli, l'avvocato Michele Ciravegna, farà istanza di dissequestro. Il tribunale di Genova ha respinto l'istanza presentata da Claudio Galli, concessionario dei Bagni Liggia di Genova Sturla, per ottenere il dissequestro della spiaggia.
La vicenda parte dal 2019 e riguardava la spiaggia. Il pubblico ministero nei giorni scorsi ha chiesto al gip il sequestro dell'intera struttura e il giudice ha emesso il provvedimento il giorno prima della pronuncia del Consiglio di Stato che ha stabilito che l'attuale regime di proroga delle concessioni sulle spiagge varrà solo fino al 31 dicembre 2023 dopo di che non ci sarà nessuna possibilità di proroga. Dopo il primo sequestro per violazione della direttiva Bolkestein, Galli aveva presentato un esposto contro tutti i gestori balneari. Il pm aveva chiesto l'archiviazione ma il gip aveva respinto ordinando ulteriori indagini.
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