Calcio: Mazzarri, ex Sampdoria, va ad allenare in Iran, guiderà il Persepolis di Teheran
di Stefano Rissetto
In blucerchiato dal 2007 al 2009, ottenne una qualificazione Uefa e sfiorò la Coppa Italia perdendo solo ai rigori nella finale 2009 in casa della Lazio
Nuova avventura all'estero per Walter Mazzarri, 62 anni, alla Sampdoria dal 2007 al 2009. Il tecnico livornese allenerà il Persepolis Football Club della capitale Teheran, una delle due grandi del campionato iraniano, insieme con l'Esteghlal guidato nel 2019 da Andrea Stramaccioni.
Si tratta della seconda esperienza in assoluto di Mazzarri all'estero, a otto anni dal debutto in Premier League al Watford. Il Persepolis Football Club di Teheran ha appena vinto la Persian Gulf Pro League, il campionato iraniano, precedendo l’Esteghlal, club sempre della capitale iraniana allenato nel 2019 da Andrea Stramaccioni. Si tratta del secondo titolo iraniano consecutivo, arrivato sotto la guida del brasiliano Osmar Loss Vieira, ringraziato e salutato dal Persepolis sui propri canali social.
Alla Sampdoria Mazzarri arrivò nel luglio 2007 e subito, imponendosi sul Cherno More Varna nell'Intertoto, si qualificò all'Europa League uscendo al primo turno dopo il doppio pareggio (2-2, 0-0) con i danesi dell'Aalborg. In campionato arrivò al 6° posto. Nella stagione successiva, a un campionato anonimo chiuso al 13° posto si contrappose l'impresa sfiorata in Coppa Italia. Ammessi direttamente agli ottavi di finale in ragione del piazzamento nel campionato precedente, i blucerchiati superarono l'Empoli 2-1 in gara secca, così come nel turno unico dei quarti (previa inversione di campo) a Udine superarono i friulani. Quel 21 gennaio 2009 la Sampdoria era passata in vantaggio in avvio di ripresa con il neoacquisto Pazzini, ma venne raggiunta da un rigore di Di Natale. Lo stesso Di Natale, al 90', calciò sul palo quello che sarebbe stato il rigore della qualificazione. Si andò così ai supplementari e ai rigori, dove Mirante parò i tiri di D'Agostino e Pepe, mentre i doriani Pazzini, Palombo, Sammarco e Gastaldello andarono tutti a segno. Mirante venne però squalificato per l'ammonizione presa per perdita di tempo e nella partita successiva, apparentemente proibitiva, giocò Castellazzi.
La semifinale di andata, con Vittorio Russo in panchina al posto di Mazzarri anch'egli squalificato, fu un trionfo: 3-0 sull'Inter di Mourinho con reti nel primo tempo di Cassano e Pazzini (doppietta). Al ritorno a San Siro il Doria resistette cedendo solo 1-0 con rete di Ibrahimovic.
Il 13 maggio 2009 l'ultimo atto, in casa dell'altra finalista, la Lazio (nella foto, Mazzarri col capitano Palombo alla conferenza stampa della vigilia). Il Doria nemmeno provò a chiedere il trasferimento di sede per ragioni di opportunità e 25mila tifosi in curva Sud si trovarono il resto dello stadio biancoceleste. Segnò subito il laziale Zarate, ma alla mezz'ora pareggiò Pazzini su cross di Stankevicius. Rosetti non vide un fallo da rigore sullo stesso Pazzini, il tempo di gioco decorse senza altre reti e si andò ai rigori. Nella serie da cinque sbagliarono il primo rigorista doriano Cassano e il secondo laziale Rocchi, per il Doria non fallirono Palombo, Pazzini, Accardi e Gastaldello. Si andò a oltranza, Delvecchio segnò il sesto rigore doriano ma Campagnaro sbagliò il settimo e la Coppa andò alla Lazio. Di lì a poco Mazzarri, insoddisfatto delle politiche societarie assai sparagnine sul mercato, lasciò la Sampdoria. Da allora ha allenato Napoli, Inter, Watford, Torino, Cagliari e ancora Napoli. Ora l'avventura in Iran.
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