Genova, il Carlo Felice ricorda Morricone e presenta il prossimo concerto
di Redazione
Gli archi del Teatro in concerto venerdì 10 luglio alle 21:15 con "Serenate" per 200 posti
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Prosegue l'impegno del Teatro Carlo Felice di Genova che, col primato della riapertura alla cultura in tempi pionieristici, annuncia il prossimo concerto venerdì 10 luglio alle 21:15 dal titolo "Serenate" con opere di Edward Elgar e Pëtr Il'ic Ciajkovskij, per la precisione Serenata in Mi minore Op.20 e Serenata in Do maggiore Op.48 (Ingresso intero 8 euro, ridotto 6 euro; in video la spalla dell'Orchestra del Teatro Carlo Felice Elisabetta Garetti). Il concerto si svolgerà in piena sicurezza certificata e rispettando fedelmente la normativa anti-contagio.
Non poteva mancare alla presentazione il minuto di silenzio in ricordo commosso alla dipartita del grandissimo Maestro Ennio Morricone e l'accenno al lavoro autografo "Tante pietre a ricordare": questo il titolo del brano per orchestra, coro e voce bianca che il Maestro Ennio Morricone ha composto, in memoria delle vittime del crollo del Ponte Morandi, per il concerto che l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova terrà la sera prima dell’inaugurazione del nuovo ponte progettato da Renzo Piano. Un brano inedito, scritto appositamente, che Morricone aveva accettato con entusiasmo e grande senso civile di comporre su richiesta del Sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi e del Sindaco del Comune di Genova Marco Bucci. La composizione, della durata di 4 minuti, estremamente evocativa e commovente, è l’ultima partitura completata dal Maestro, scomparso poche ore fa.
Il Sindaco del Comune di Genova, Marco Bucci, dichiara: “Con la scomparsa del Maestro Ennio Morricone se ne va un pezzo importante della storia della musica mondiale. Le sue colonne sonore hanno fatto epoca, accompagnando le immagini di centinaia di film e le vite di tutti noi. Il suo straordinario talento musicale ci ha regalato composizioni di eccezionale bellezza, portando agli onori del mondo il cinema italiano e tutto il Paese. I premi che ha ricevuto in carriera sono la chiara ed evidente dimostrazione della sua formidabile produzione musicale. Ma la migliore testimonianza del suo lavoro è l’ascolto quotidiano che milioni di persone in tutto il mondo hanno fatto, fanno e faranno in futuro dei suoi capolavori: sono opere d’arte che il passare del tempo non potrà mai scalfire. Ho avuto il piacere e l’onore di potermi confrontare con lui direttamente, perché il Maestro ha voluto regalare alla città un brano dal titolo: Tante pietre a ricordare, dedicato alle vittime del Ponte Morandi, composizione che verrà eseguita dall’Orchestra e dal Coro del Teatro Carlo Felice la sera prima dell’inaugurazione del nuovo ponte. A nome mio e di tutti i genovesi, esprimo alla famiglia Morricone le più sentite condoglianze per la perdita del Maestro, simbolo della musica italiana nel mondo.”
”Una notizia che mi rattrista molto – commenta l’assessore alle Politiche Culturali per il Comune di Genova Barbara Grosso – la scomparsa del Maestro Ennio Morricone, straordinario musicista e autore delle più belle colonne sonore del cinema italiano, ci lascia un po’ più soli. La memoria del Maestro vivrà nella sua musica e rimarrà nel cuore dei genovesi ogni volta che ascolteranno il brano Tante pietre a ricordare, da lui composto in occasione dell’inaugurazione del nuovo ponte.”
“Il nostro Paese – dichiara il Sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova Claudio Orazi – piange la scomparsa di un grande compositore e di un uomo di cultura che con stile e rigore ha illustrato il genio italico nel mondo, facendo sognare, sorridere e commuovere intere generazioni. La generosità con cui accolse, qualche mese fa, la proposta del Teatro Carlo Felice di Genova e del Comune di Genova a comporre un brano per l’inaugurazione del nuovo ponte è la migliore testimonianza di quale grande uomo egli fosse, impegnandosi subito nella nuova composizione, dal titolo Tante pietre a ricordare, per orchestra, coro e voce bianca, interessandosi di ogni particolare fino all’ascolto personale di ogni voce del Coro delle Voci Bianche del Teatro. Un segno, questo, che fino all’ultimo il Maestro Morricone ha dimostrato con semplicità di associare alla grandezza dell’artista una costante ed ammirabile umiltà.”
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