Caso multe alla distribuzione di cibo per i poveri, i volontari: "Con le forze dell'ordine un ottimo rapporto"
di Chiara Sivori
Parlano gli operatori del centro Veri Amici, in via Pré: "I vigili ci aiutano a gestire le file da inizio emergenza, mercoledì sono dovuti intervenire"
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La notizia delle persone multate mercoledì in via Pré, nel centro storico di Genova, per aver formato assembramenti e non aver indossato le mascherine mentre erano in fila per un pasto caldo distribuito da un'associazione di volontariato, è rimbalzata su tutti i media nelle scorse ore. I volontari dell'associazione evangelica Veri Amici, che gestisce il centro d'ascolto e donazione di cibo e abiti di via Pré e opera nel mondo del volontariato genovese da trent'anni, sono rimasti spiazzati dal clamore sollevato dalla vicenda, e ora stanno cercando di smorzare la polemica.
"Non abbiamo capito esattamente cosa sia successo mercoledì, si è svolto tutto in fondo alla fila e noi eravamo concentrati nel nostro lavoro", racconta Angela, una volontaria del centro. "Quel giorno in effetti c'erano dei ragazzi un po' su di giri. Se i vigili sono intervenuti, si vede che hanno deciso di agire per tenere la situazione sotto controllo".
Da quando è iniziata l'emergenza Covid 19, le persone che si rivolgono al centro di Veri Amici per ottenere un pasto sono sempre di più, tanto che sono stati gli stessi volontari a chiedere l'aiuto delle forze dell'ordine per gestire le code. "Quando è iniziato il lockdown siamo passati da preparare sacchetti di cibo per 30 persone, poi per 60, poi per 120, poi per 200", spiega Angela. "Abbiamo un ottimo rapporto con carabinieri, polizia e vigili, senza di loro non saremmo riusciti ad organizzare la distibuzione in sicurezza, con dei segni per terra per tenere le distanze, igienizzanti, distibuzione di mascherine e controllo della temperatura".
Sul caso delle multe in via Pré è intervenuto anche il neo assessore alla Sicurezza del Comune di Genova, Giorgio Viale: "La polizia locale è intervenuta a tutela della salute delle altre persone in fila per il cibo. Certo è un caso spiacevole, ma la sanzione è arrivata per far cessare dei comportamenti pericolosi per la gente che era correttamente in fila e per i volontari".
(Foto fornita dall'associazione evangelica Veri Amici)
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