Caso Toti, GdF: "Soldi da Spinelli al presidente 'schermati' da un'altra società per non attirare attenzioni"
di Redazione
Secondo gli investigatori, "Una loro società non poteva risultare perché la partecipazione a una cena doveva facilitare alcune pratiche"
Spunta una nuova pista investigativa sui finanziamenti da Aldo Spinelli a Giovanni Toti, nel quadro dell'inchiesta che il 7 maggio ha portato ai domiciliari il presidente della Regione e l'imprenditore portuale, con l'ex ad di Iren Paolo Emilio Signorini in custodia cautelare a Marassi.
Secondo la Guardia di Finanza, in alcune occasioni il gruppo Spinelli ha versato denaro al governatore attraverso una società terza. L'episodio più rilevante nella prospettiva degli investigatori risale al marzo 2023, quando la presenza degli Spinelli a un evento non avrebbe avuto il fine di fornire sostegno all'attività politica di Toti ma quello di agevolare lo sblocco di una pratica edilizia relativa a un ingente investimento a Punta dell'Olmo, nel Savonese, per cui servivano alcuni via libera dalla Regione. Così, secondo quanto riporta il Secolo XIX, sarebbe entrata in gioco una società di costruzioni che formalmente avrebbe effettuato il versamento, salvo successivo rimborso. L'imprenditore intercettato dice: "Roberto preferirebbe che la facessimo noi come impresa e poi ce li rimborsa, perché deve andare a parlare del residence ma vorrebbe non risultasse".
La ricostruzione delle Fiamme Gialle è sempre stata respinta sia dallo stesso Toti che dai difensori di Aldo e Roberto Spinelli, fino al punto di mettere seriamente in dubbio che il "Roberto" citato in quel passaggio sia davvero Spinelli.
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