Cinque Terre: stop dalla Regione all'apertura di sexy shop e kebab
di Redazione
Possibilità aperta da modifica di legge valida in tutti i Comuni
La Regione Liguria potrà stipulare intese con i Comuni "per limitare l'insediamento di determinate attività commerciali in talune aree", come già previsto alle Cinque Terre dal Comune di Riomaggiore d'intesa con la stessa Regione e la Soprintendenza contro friggitorie, venditori di kebab, sexy shop, night club e discoteche. Lo stabilisce la modifica al Testo unico in materia di commercio in Liguria approvata dal Consiglio regionale con 18 voti a favore (centrodestra) e 12 astenuti (centrosinistra e M5S).
Il provvedimento consentirà a Regione e Comuni di "adottare misure di tutela e valorizzazione di talune tipologie di esercizi di vicinato e di botteghe artigiane tipizzati sotto il profilo storico-culturale o commerciale, d'intesa con le associazioni di categoria dei settori interessati maggiormente rappresentative a livello regionale". Per difendere il "commercio di qualità" la Regione potrà "istituire con provvedimenti di Giunta specifici albi diretti a valorizzare talune tipologie di esercizi di vicinato e di botteghe artigiane tipizzati sotto il profilo storicoculturale o commerciale". Chiunque eserciti attività economiche interdette sarà soggetto a una sanzione amministrativa da 2.500 a 15.000 euro e alla chiusura immediata dell'esercizio. Chiunque violi le prescrizioni relative al decoro delle attività economiche sarà soggetto a una sanzione amministrativa da 500 a 3.000 euro e alla chiusura immediata dell'esercizio fino all'avvenuto adeguamento alle prescrizioni.
"Già oggi è possibile stipulare intese a tutela del decoro strutturale ed estetico delle attività nelle zone di pregio, ma soltanto ai fini di ordine pubblico, in accordo con la Prefettura, o a salvaguardia di aspetti architettonici paesaggistici, con il coinvolgimento della Soprintendenza - spiega l'assessore regionale al Commercio Alessio Piana - Con le modifiche approvate in Consiglio regionale, recependo la normativa nazionale, diamo la possibilità ai Comuni, in accordo con Regione Liguria e le associazioni di categoria, di perimetrare in maniera molto più semplice e snella, tramite queste intese, le aree da salvaguardare e valorizzare a livello commerciale all'interno dei centri urbani".
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