Comunali, battaglia Salis-Bucci. La candidata: "Finita l'epoca dei bulletti". Il presidente: "Pessima caduta di stile, non le fa onore"

di F.S.

Il tema del termovalorizzatore scatena la 'rissa' a distanza

Scontro a distanza fra la candidata sindaco del centrosinistra Silvia Salis e il presidente della Liguria Marco Bucci.

La prima lamenta toni particolarmente violenti da parte degli esponenti del centrodestra in campagna elettorale: "Bisogna che la smettano di usare questi toni aggressivi, perché non pensino che io glielo permetterò. È finita l'epoca dove i BULLETTI straparlano e nessuno gli risponde. Ora gli rispondiamo". afferma Salis, che in primis nel mirino mette il presidente della Regione, Marco Bucci, "che evidentemente non ha nessun problema in Regione, visto che sta facendo campagna elettorale per la città tutti i giorni". - aggiunge la candidata

A Salis, in particolare, non sono piaciute le accuse di incompetenza arrivate anche stamattina dal governatore: "Quando si parla di competenze, bisognerebbe fare una piccola differenza tra chi ha già dimostrato di non averle per guidare questa città e chi si appresta a farlo dal 27 maggio".

La candidata esorta a "finirla e parlare di cose reali, perché questa città si merita un programma reale. E il fatto che i genovesi stiano rispondendo con questo entusiasmo al mio programma e a quello della mia coalizione fa capire che loro avvertono le condizioni della città. Alle persone che vivono in tutti i municipi non glielo puoi raccontare che la città non sia sporca, perché non senti parlare di altro che delle condizioni di degrado in cui versa Genova".

Salis invita il centrodestra a "fare una campagna elettorale decente, con toni diversi e un modo diverso di presentare il programma, e smetterla di denigrare l'avversario, perché non sta producendo niente per loro, lo dovrebbero vedere dai sondaggi. Continuare a dire che una persona è incapace, quando questa persona si appresta a governare una città non funziona, anche perché la loro incapacità è sotto gli occhi di tutti". Invece, conclude, "la mia incapacità, semmai, sarà giudicata fra cinque anni, quando sarà finito il mio periodo come sindaca di Genova".

Risponde per le rime il governatore regionale Bucci: "La candidata mi definisce 'Bulletto' e poi si lamenta che noi siamo violenti. Non sono infastidito ma dispiaciuto, è un dispiacere che un candidato sindaco si comporti in questo modo. Una pessima caduta di stile che non le fa onore"

Al centro del dibattito il tema del termovalorizzatore, la cui gara per la realizzazione verrà lanciato a giugno: "Salis non sa rispondere alle domande che interessano ai cittadini, se non sa affrontare gli argomenti non li affronti. Altrimenti rischia brutte figure".

Commenta Carmelo Cassibba, coordinatore di Vince Genova: "Siamo di fronte all’ennesimo paradosso dell’armata Brancaleone capitanata da Silvia Salis.
Per giorni abbiamo assistito a toni da tragedia greca: la candidata, martire, si dichiarava bullizzata da tutto il centrodestra, dispensava lezioncine di finta moralità a destra e a manca e parlava come se avesse il monopolio delle buone maniere. Ed eccola qua, oggi, proprio lei che fino a ieri si lamentava, che in modo totalmente gratuito riserva al presidente della Regione Marco Bucci toni e epiteti da vera bulla. Ma chi è che insulta chi adesso?L'impressione è che, più che un programma per Genova, la sinistra abbia una sceneggiatura drammatica da recitare, con tanto di vittima, cattivi e applausi a comando. Un varietà insomma, al quale siamo abituati sin dagli inizi di questa campagna elettorale: "vittimismi a orologeria", potrebbe essere il titolo. Ma governare Genova è un'altra cosa".

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