Skymetro, il comitato: "Finanziamento si può usare anche per tram". Piciocchi: "Anche volendo sarebbe impossibile rispettare scadenze"

di Roli

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Il sindaco facente funzioni a tutto campo sulla Val Bisagno dopo il giro mattutino chiude definitivamente la porta al tram. Carcere, il Governo ha pianificato alcune costruzioni con moduli abitativi: "No, vogliamo un carcere dignitoso"

Skymetro, il comitato: "Finanziamento si può usare anche per tram". Piciocchi: "Anche volendo sarebbe impossibile rispettare scadenze"

Niente tram in Val Bisagno: il comitato Opposizione Skymetro - Val Bisagno Sostenibile aveva ventilato nei giorni scorsi l'ipotesi che i 400 milioni di finanziamento arrivati dal Governo si potessero dirottare anche sul tram ma il facente funzioni sindaco di Genova Pietro Piciocchi ha chiuso definitivamente la porta. "Anche dicessimo 'fermiamo lo Skymetro, ci mettiamo a pogettare il tram' - spiega -, non saremmo in condizione di rispettare le scadenze". La gara andrà giudicata entro il 31 dicembre, altrimenti i fondi non arriveranno.

Skymetro o tram? - Dopo la richiesta di ulteriori integrazioni e chiarimenti da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici era arrivata una lettera del comitato Opposizione Skymetro - Val Bisagno Sostenibile, con cui si sosteneva che i 400 milioni potessero essere utilizzati anche per altri sistemi di trasporto. Il comitato, dopo aver citato puntualmente e con precisione le leggi di riferimento, ha scritto che "i soldi stanziati possono essere usati sia per “l’estensione della rete metropolitana” sia per il “trasporto rapido di massa” (ossia in primis il tram) e non c’è un vincolo di impiego per la sola metropolitana; anzi le cifre potrebbero essere impiegate più in generale per “promuovere la sostenibilità della mobilità urbana”. E lo stanziamento è specificamente destinato ad alcune città, tra cui Genova. In altri termini, è possibile utilizzare i soldi in un altro dei modi indicati ed è stabilito che le risorse non si possono usare a favore di qualche altra città".

Piciocchi però non ci sta e oltre alla problematica legata ai tempi cita anche "Documento sulle alternative progettuali" dove si legge "che il tram porterebbe ad eliminare una quantità enorme di posti auto, circa mille, andrebbe a bloccare la sponda destra e ci sarebbero problemi sui sotto servizi con un risultato di 27 minuti per il tratto Brignole-Molassana, contro i 12 con lo Skymetro. Non per niente si parla da decenni di tram e non è mai stato fatto", conclude.

Carcere - Un altro tema caldo in Val Bisagno è quello dello spostamento del carcere, che farà posto alle aree pubbliche vicino allo stadio Ferraris. A realizzare lo stadio sarà il Governo secondo le linee del Piano Carceri, al Comune spetta il compito di indicare l'area adatta, individuata nell'ex Colisa di Coronata, oggi campo base della Gronda (ne avevamo parlato QUI dopo l'incontro tra il garante dei detenuti Doriano Saracino e il Comune). Il Governo sta lavorando alla costruzioni di carceri con moduli abitativi prefabbricati, in parole semplici container, ma Piciocchi non sembra convinto dall'ipotesi: "No, l'obiettivo è quello di avere un carcere nuovo, dignitoso, dove l'edilizia carceraria si allinea al concetto di recupero della pena - spiega -. Un carcere con aree esterne dove i detenuti possono svolgere lavori". Piciocchi con una frase bucciana spiega che "l'operazione deve essere win-win: dobbiamo aiutare Marassi a ritrovare spazi, allo stesso tempo dobbiamo aiutare la polizia penitenziaria e anche chi è trattenuto all'interno del carcere a poter seguire il proprio percorso di recupero". Ad oggi non ci sono ancora finanziamenti e sono ancora in corso le interlocuzioni col Ministero di Giustizia. "Non è una cosa che facciamo domani mattina - aggiunge Piciocchi - ma un'amministrazione deve saper guardare lontano, a 5-10 anni. L'area Colisa è molto ampia, potremmo risolvere le criticità dei posti auto che c'è a Marassi; al posto dei quattro palazzi (di corso Perrone, ndr) potremmo realizzare la cittadella penitenziaria".

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