Il Comune di Spezia si spacca sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre
di Redazione
La maggioranza rifiuta di alzarsi in piedi durante la votazione, l'opposizione esce dall'aula
La cittadinanza onoraria a Liliana Segre alla Spezia è diventata terreno di battaglia politica in consiglio comunale ieri sera alla Spezia. L'aveva proposta l'opposizione, attraverso una mozione presentata dal consigliere Massimo Baldino Caratozzolo, anche alla luce delle "parole del sindaco" che aveva espresso solidarietà nei confronti della senatrice a vita costretta alla scorta dopo i messaggi d'odio ricevuti ricordando che nel 2018 l'amministrazione aveva conferito alla senatrice il premio Exodus, in ricordo ei profughi scampati dai lager nazisti dopola seconda guerra mondiale salpati dal porto spezzino verso Israele grazie alla solidarietà della popolazione spezzina.
La maggioranza ha presentato però a sua volta un simile ordine del giorno in cui, secondo quanto riporta l'opposizione, si parla di "odio" e non di "odio razziale", bocciando la proposta della minoranza di alzarsi in piedi durante la votazione. L'opposizione è quindi uscita dall'aula facendo mancare il numero legale. "Subito la cittadinanza onoraria a Liliana Segre - ha detto oggi il sindaco Pierluigi Peracchini, che non era presente in consiglio a causa di un viaggio istituzionale - Visto che la proposta della maggioranza non è stata accolta perché la minoranza ha fatto cadere il numero legale, sarò io a proporre al consiglio comunale, come da regolamento, l'attribuzione della cittadinanza onoraria alla senatrice Segre".
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