Consiglio comunale Genova, si apre con un minuto di silenzio per ricordare Giulia Cecchettin
di Gaia Cifone
Il presidente Cassibba: “È un problema che riguarda tutti noi, come individui e come società e davanti al quale non si può più tacere”
Il consiglio comunale di Genova si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni uccisa dal suo ex fidanzato.
Quello di Giulia è il 105º femminicidio in Italia da iniziò 2023.
Ecco le parole del presidente del consiglio Carmelo Cassibba: "A pochi giorni dalla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, un altro atroce femminicidio si è appena consumato nei confronti di una giovane studentessa. Questo richiamo doloroso alla realtà è un segno che non possiamo e non dobbiamo ignorare. La violenza di genere è una piaga che attraversa le barriere di età, classe sociale e cultura, colpendo indistintamente le nostre madri, figlie, sorelle e amiche. È un problema che riguarda tutti noi, come individui e come società e davanti al quale non si può più tacere.
Dobbiamo lavorare insieme per creare una comunità che promuova il rispetto reciproco, l'uguaglianza e la solidarietà.
La violenza sulle donne è un problema culturale e sociale e purtroppo lo squilibrio di potere nei rapporti tra i sessi è ancora forte. È in atto un cambiamento, è vero, ma non è rapido. Non c’è stata ancora una vera svolta perché gli input che arrivano dalla società in cui viviamo sono discordanti.
Non è più il tempo delle parole, è il tempo di agire. Ognuno di noi al meglio delle proprie possibilità, ognuno di noi attuando azioni concrete superando ideologie e steccati mentali.
Con questo messaggio congiunto, che unisce in un’unica voce i presidenti dei consigli comunali delle principali città italiane, chiediamo ai nostri rappresentanti parlamentari di agire in maniera celere per contrastare un fenomeno che purtroppo è in costante crescita e dichiariamo la nostra piena condanna a qualsiasi atto di violenza. Forte sarà il nostro impegno perché ogni comunità diventi un luogo sicuro e solidale per le donne, dove possano vivere libere dalla paura e dove ognuna, indistintamente, possa godere della sua vita in tutta sicurezza e dignità.
In questo momento di dolore, ci uniamo nel cordoglio alla famiglia di Giulia e alle famiglie di tutte le donne vittime di femminicidio. Che la loro memoria sia onorata da azioni concrete atte ad estirpare la violenza di genere dalla nostra società"
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