Coronavirus, 50 contagiati in Lombardia e Veneto: due morti. Un caso in Piemonte
di Redazione
In Liguria nessun caso, isolamento fiduciario per 44 persone tornate da Codogno
E' salito a 39 il numero di contagiati da Coronavirus in Lombardia e 12 in Veneto: lo ha spiegato in conferenza stampa il presidente della Regione Attilio Fontana, sottolineando che si sono "tutti verificati" nella stessa area a sud di Lodi. Le vittime del coronavirus ad ora sono due.
Un caso di Coronavirus è stato registrato in Piemonte. I test, che hanno dato esito positivo, sono stati svolti a Torino dagli specialisti dell'ospedale Amedeo di Savoia. E' il primo caso di positività al Coronavirus in Piemonte. Sono una quindicina in Piemonte i casi di pazienti sottoposti ad accertamento per sospetto di Coronavirus.
C'è un caso sospetto in Umbria. La persona è ora in isolamento e, secondo la Regione "presenta sintomi respiratori e avrebbe avuto contatti in tempi recenti con un soggetto che appare abbia contratto l'infezione da coronavirus in Lombardia". La Regione precisa che le organizzazione sanitarie regionali si sono attivate per "ospedalizzare la persona con i sintomi e mettere in sicurezza tutti i contatti, al fine di annullare il rischio della collettività".
Seconda vittima italiana del Coronavirus: si tratta di una donna anziana residente a Casalpusterlengo, secondo quanto si apprende da fonti qualificate della cittadina del Lodigiano. Secondo quanto si apprende, la signora, ultrasettantenne, era debilitata da una polmonite e sarebbe stata in attesa dei risultati degli esami a cui era stata sottoposta. La prima vittima è stata Adriano Trevisan, di 78 anni, è deceduto all'ospedale di Padova, dove era ricoverato insieme con un'altra persona positiva al virus. Ex titolare di una piccola impresa edile, Trevisan aveva tre figli, una delle quali, Vanessa, era stata sindaco di Vo' Euganeo, di dove sono originari. L'uomo, ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie, è morto all'ospedale di Schiavonia (Padova). "Non c'è stato neppure il tempo per poterlo trasferire", ha detto il governatore Zaia.
Stabili le condizioni del 'paziente 1', il 38enne positivo al virus ricoverato a Codogno. Già 200 test negativi all'ospedale di Schiaìvonia (Padova), dove è deceduto il primo paziente.
In Liguria un trentenne Diano Marina, rientrato dalla Cina 18 giorni fa, è stato trasferito questa mattina al reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale di Sanremo, per accertamenti dovuti alla presenza di uno stato febbrile e problemi respiratori. L'uomo questa mattina ha allertato il 112. È stato immediatamente attivato il protocollo d'intervento in forma preventiva, sebbene fossero trascorsi oltre 14 giorni, per verificare se possa trattarsi di un caso di coronavirus. Alla fine l'uomo è risultato affetto solo da influenza e non da coronavirus. Lo rende noto Alisa, l'Agenzia ligure per la sanità. "Il paziente rimarrà ricoverato fino a quando lo riterrà necessario il quadro clinico", fa sapere Alisa. L'uomo, che abita ad Alassio, si era recato a Diano Marina per incontrare la famiglia, quando ha avvertito i sintomi dell'influenza (febbre e problemi respiratori) per scrupolo ha avvertito il 112.
Un gruppo di 36 giovani sbandieratori, appartenenti al "Gruppo storico borgo e valle città di Levanto", insieme a 8 accompagnatori, tutti residenti nel comune di Levanto (La Spezia), sono stati invitati, a titolo prudenziale, a rimanere in isolamento fiduciario volontario al domicilio per i prossimi giorni. Il gruppo ha partecipato il 16 febbraio scorso al carnevale di Codogno, area con casi positivi al coronavirus. Lo rende noto Alisa, l'Agenzia ligure per la sanità. La decisione è stata presa in accordo con la task force diretta da Alisa. Le persone al domicilio, saranno prese in carico dal Dipartimento di prevenzione della propria Asl.
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