Coronavirus, boom di truffe online per l'acquisto di mascherine
di Redazione
Attenzione anche alle raccolte fondi o ai virus informatici
Mascherine pagate e mai arrivate, siti 'clonati' per dirottare le donazioni all'ospedale verso le tasche di un criminale, falsi link con riferimento al Coronavirus che una volta aperto infetta il pc con un virus informatico. Anche i reati on line si adattano al Covid-19 e in tempi record si riorganizzano visto che le persone hanno più tempo per stare al computer. "In Liguria - spiega Tiziana Pagnozzi, dirigente del compartimento della polizia postale ligure - non abbiamo avuto un grosso incremento. Ma gli utenti del web devono tenere gli occhi ben aperti perché le truffe on line sono sempre più frequenti".
Sono decine, in questi giorni, le segnalazioni di siti che mettono in vendita mascherine ma che una volta pagati non spediscono nulla. Di solito si tratta di siti poco conosciuti, linkati da altri utenti attraverso i social. "Il consiglio - prosegue Pagnozzi - è quello di affidarsi a siti di vendite più noti, che offrono maggiori garanzia di serietà. E poi occorre stare attenti a quei link che fanno riferimento al Coronavirus: si pensa di andare a leggere informazioni, invece il computer viene infettato con virus informatici".
L'ultimo tranello del web riguarda la raccolta di fondi on line. "Siamo riusciti a sventare subito un tentativo di 'dirottare' donazioni. Era stato creato un link dove donare soldi per l'ospedale di Pietra Ligure. Gli hacker erano riusciti a 'clonare' la pagina. Per fortuna il sindaco ha notato subito la cosa e ce l'ha segnalata. Siamo così riusciti a intervenire prima che qualcuno facesse donazioni". Il consiglio è comunque sempre lo stesso. "Prestate la massima attenzione quando navigate in rete - suggerisce la dirigente - e segnalateci le cose".
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