Coronavirus, gli infermieri in piazza a Genova: "Gravissime mancanze della Regione Liguria"
di Alessandro Bacci
Gli operatori: "Oggi ricordiamo i colleghi deceduti durante questa emergenza. Molti ammalati lavorando senza dispositivi di protezione"
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Gli infermieri scendono in piazza a Genova. In mattinata Nursind ha organizzato un flash mob in piazza De Ferrari di fronte al palazzo della Regione Liguria. Una manifestazione dai toni accesi, in cui gli infermieri hanno evidenziato tutte le criticità che sono stati costretti ad affrontare nel corso dell'emergenza coronavirus. Mancanza di dispositivi di protezione, di personale e di sicurezza: tutti fattori che sono costati la vita a molti operatori: "Il flash mob sta seguendo varie tappe in Italia - afferma Assunta Chiocca di Nursid - oggi siamo in Regione per ricordare gli infermieri deceduti nella lotta contro il coronavirus. Per dirne le motivazioni e per chiedere il giusto riconoscimento economico per il lavoro svolto dagli infermieri. È stata una gravissima mancanza da parte della Regione quella di non riuscire a sostenere il carico dei dispositivi di protezione che servivano nelle varie Asl. Molti colleghi si sono ammalati per questa mancanza e chiediamo che per affrontare una nuova possibile emergenza ci venga garantita la presenza di questi dispositivi, e lavorare in sicurezza".
Nel mirino degli infermieri anche il bonus da mille euro promesso durante l'emergenza: "Al momento non abbiamo ricevuto niente. È vero che va retribuito il grande lavoro svolto dagli infermieri anche con un bonus di riconoscimento. Vogliamo che l'infermiere sia riconosciuto quotidianamente in questo suo ruolo." Durante la manifestazione l'assessore alla Sanità Sonia Viale ha incontrato i manifestanti per ascoltare le richieste: "La Regione ci ha riferito che ce la metteranno tutta per farci ottenere il bonus, noi aspettiamo di vederlo scritto."
La Regione Liguria avrebbe potuto fare qualcosa di più? "La regione si sarebbe dovuta impegnare di più, stare vicina agli infermieri, stare dentro e capire che cosa stavamo subendo, quanto l'infermiere lavorava, dare più personale e fare riposare quello sfinito. Avrebbe dovuto cercare i dispositivi idonei senza cambiare le carte in tavola un giorno sì e l'altra no. Si poteva fare di più."
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