Coronavirus, Thailandia e Madagascar negano l'attracco a Costa Fortuna e Mediterranea
di Marco Innocenti
A bordo ci sono viaggiatori passati in Italia negli ultimi 14 giorni
Crociere e coronavirus, un binomio che si fa ogni giorno più stridente. Dopo che qualche giorno fa a farne le spese era stata la Msc Meraviglia, con due attracchi nei Caraibi rifiutati a causa del semplice sospetto di un contagio, poi rivelatosi ingiustificato, oggi è stata la volta della Costa Fortuna. Il no all'entrata in porto è arrivato a Phuket dopo che il governo thailandese ha varato una serie di limitazioni per quei viaggiatori che negli ultimi tempi siano transitati in Italia.
A bordo della nave, infatti, insieme agli oltre 900 membri dell'equipaggio, sono imbarcati anche 1631 passeggeri, 282 dei quali sono italiani. "Costa Crociere - fa sapere una nota della compagnia - precisa di non avere alcun caso sospetto a bordo di Costa Fortuna. Lo sbarco a Pukhet non è stato possibile per restrizioni imposte dalle autorità tailandesi nelle ultime ore sullo sbarco di ospiti che abbiano transitato in Italia negli ultimi 14 giorni". La crociera è quindi proseguita in direzione dei porti della Malesia.
Sempre nella giornata di oggi, poi, stessa sorte è toccata a Costa Mediterranea, il cui ingresso in porto è stato rifiutato dalle autorità del Madagascar, sempre per la presenza a bordo di viaggiatori transitati dall'Italia negli ultimi 14 giorni. Anche in questo caso, fa sapere Costa Crociere non c'è nessun caso né sospetto né tantomeno conclamato fra i passeggeri o fra l'equipaggio.
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