Covid, nuovi casi raddoppiati nell'ultima settimana: +153%
di Marco Innocenti
Crescono ricoveri e terapie intensive ma molto più lentamente rispetto alla crescita del numero totale dei contagiati, più che raddoppiati in 7 giorni
"Nell'ultima settimana si registra un'esplosione di nuovi casi di Covid-19". La conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, arriva anche dal monitoraggio della Fondazione Gimbe che rileva come i contagi, nella settimana fra il 29 dicembre e il 4 gennaio, siano volati "oltre quota 810 mila, con un incremento del 153% rispetto alla settimana precedente". Crescono anche i decessi (+8,9%), passati da 1.012 a 1.102.
In 7 giorni raddoppiano i casi attualmente positivi, passati da 598.868 a 1.265.297 (+111,3%). La "sanità territoriale va in tilt" e "sale anche la pressione sugli ospedali", con un +28% di ricoveri con sintomi (da 10.089 a 12.912) e +21,6% in terapia intensiva (da 1.145 a 1.392). Continua a scendere però la percentuale dei pazienti ricoverati in area medica e in terapia intensiva sul totale degli attualmente positivi. In sostanza, i ricoveri crescono in numero assoluto ma lo fanno molto più lentamente rispetto alla crescita dei contagiati totali. in particolarela media mobile a 7 giorni per l’area medica si è ridotta dal 2,42% del 14 dicembre all’1,22% del 4 gennaio e per le terapie intensive dallo 0,30% del 14 dicembre allo 0,14% del 4 gennaio.
"Purtroppo le nuove misure definite ieri dal Consiglio dei Ministri – commenta il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta – sono il frutto di compromessi politici, piuttosto che di una coraggiosa strategia di contrasto alla pandemia. Rappresentano un’ulteriore stratificazione di “pannicelli caldi” insufficienti e tardivi, privilegiando l’esasperazione della burocrazia per mettere tutti d’accordo e scommettendo per l’ennesima volta sulla resilienza di ospedali e professionisti sanitari, già allo stremo. Innanzitutto, l’obbligo vaccinale limitato agli over 50 (che al momento non prevede sanzioni) avrà un impatto non prevedibile visto che non è noto il numero degli esentati, ed il super green pass per i lavoratori over 50 sarà del tutto inefficace nel breve termine, perché entrerà in vigore il 15 febbraio".
"In secondo luogo - conclude Cartabellotta - le misure per la sicurezza nelle scuole sono insufficienti per evitare il ricorso alla DAD e introducono regole complesse e difficili da applicare con i servizi di sanità pubblica già in sovraccarico. Ancora lo smartworking viene liquidato con la semplice raccomandazione di “usare al meglio la flessibilità già consentita dalle regole vigenti”.
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