Diga di Begato, la Regione aprirà un laboratorio di ascolto per le famiglie
di Fabio Canessa
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L'assessore Scajola: "Non mandiamo via di casa nessuno e sarà tutto a carico nostro"
Per iniziare la demolizione della Diga di Begato e la rigenerazione del quartiere di edilizia popolare entro aprile la Regione Liguria e il Comune di Genova apriranno nel Paladiamante un 'laboratorio di ascolto' delle circa 400 famiglie coinvolte dall'operazione. Lo spiega l'assessore regionale all'urbanistica Marco Scajola a Genova in Consiglio regionale rispondendo a un'interrogazione del consigliere Pd Sergio Rossetti.
"Non mandiamo via di casa nessuno, ascolteremo le persone una ad una offrendogli almeno un paio di opzioni per il trasferimento momentaneo, le spese di trasloco saranno a totale carico nostro - ribadisce l'assessore Scajola -. Il costo del 'laboratorio di ascolto' sarà a carico del Comune di Genova che ha già previsto uno stanziamento iniziale di 50mila euro. Sarà formato da 4 dipendenti del Comune, tra cui due assistenti sociali, 3 unità di Arte e probabilmente da psicologi. Pensiamo che tutti i genovesi debbano vivere in alloggi dignitosi - sottolinea Scajola -, non in periferie con problemi sociali".
Secondo le previsioni la riqualificazione del complesso di edilizia della 'Diga di Begato' costerà circa 27 milioni, di cui 12 sono già a disposizione, 7-8 milioni dovrebbero arrivare a breve dal Cipe, la quota restante dal bilancio del Comune di Genova e dal Fondo Strategico regionale nel 2020.
"Se lasciassimo la Diga in piedi, nei prossimi 10-15 anni l'amministrazione pubblica dovrebbe spendere 35 milioni per mettere in sicurezza e fare manutenzione all'edificio - evidenzia l'assessore -. Finalmente avviamo un'operazione straordinaria attesa, promessa e mai realizzata da decenni".
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