Diga di Genova, Rixi: "Governo dia priorità a opere Pnrr con automatismo per extra costi"
di Marco Innocenti
"In pochi mesi c'è stato un aumento quantificabile in circa 300 milioni. Potrebbe servire aumentare dal 30 al 50% le risorse per quest'opera"
Proseguono le reazioni, sia nel mondo dello shipping che in quello politico, dopo l'assenza di offerte nella gara per il primo lotto della nuova Diga Foranea di Genova. “Il governo deve fare una scelta - fa sapere Edoardo Rixi, deputato della Lega e membro della commissione infrastrutture - e indicare le opere prioritarie del Pnrr da concludere rapidamente. L’impennata sui costi delle materie prime ci impone uno stralcio senza perdere altro tempo oppure il reperimento dei fondi compensativi".
"Per la diga di Genova - prosegue il deputato leghista - come per tutte le altre grandi opere, ripartire da zero aumenterebbe in modo esponenziale le possibilità che l’infrastruttura si realizzi solo in parte o addirittura venga cancellata. La Lega chiede da tempo l’introduzione di un automatismo sugli extra costi delle materie prime per adeguare i progetti in tempo reale. La diga di Genova, per esempio, in pochi mesi ha avuto extra costi quantificati in circa 300 milioni di euro. Vuol dire che, se non si stabilizzeranno i prezzi a breve, potremmo aver bisogno di aumentare dal 30 al 50% le risorse disponibili per l’opera. Il governo deve scegliere e in fretta le sue priorità, le infrastrutture che serviranno alla crescita della nazione hanno bisogno di un indirizzo concreto”.
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