Elezioni 25 settembre, pressing su Bassetti e lui apre alla politica: "Disponibile a fare il ministro della Salute"
di Anna Li Vigni
Così il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che ribadisce l’importanza del ruolo medico nella gestione della pandemia da covid-19
Se qualcuno me lo chiedesse, sarei ovviamente onorato, lusingato e a disposizione per dare una mano come tecnico. Poi, in che ruolo, evidentemente non spetta a me dirlo". Risponde così Matteo Bassetti direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Risponde al pressing che gli arriva da più parti, da partiti di destra, centro (soprattutto) e anche dal campo riformista. Lo fa in una intervista all'agenzia Adnkronos Salute. È lui, in queste ore, uno dei principali protagonisti del toto-candidatura in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Le sue qualità professionali, le attestazioni di stima anche del mondo accademico, la capacità di comunicare con chiarezza e le posizioni nette e lontane da facili compromessi, lo rendono probabilmente un candidato molto competitivo, soprattutto in una campagna elettorale così rapida, nel cuore dell’estate.
Bassetti, si è laureato 25 anni fa e da oltre 20 anni opera nel servizio sanitario nazionale, sia come direttore della struttura complessa di malattie infettive dell'IRCSS San Martino di Genova, sia come professore universitario. In questi anni di pandemia, il medico infettivologo genovese ha avuto un forte ruolo mediatico a livello locale ma anche a livello nazionale. Più volte è stato chiamato ad esprimere pareri su come l'evolversi della malattia ha interessato la popolazione in Liguria e nel mondo.
Matteo Bassetti, durante l'intervista rilasciata all'agenzia Adnkronos Salute, è evidentemente tornato a parlare delle elezioni del 25 settembre. Il professore si è sempre definito un liberale, chi lo conosce lo avvicina molto alla politica di Giovanni Toti che è presidente di Regione Liguria ma è anche leader di Italia al Centro, quindi un Matteo Bassetti che probabilmente piace molto all'area di centro della politica italiana e anche in parte a quella di centrodestra. Ma si di lui, così rivela più di un retroscena, è stato forte anche il pressing di alcuni partiti storicamente del centrodestra e soprattutto di Italia Viva, pronta ad offrirgli un collegio “blindato” , con intervento (diretto) dell’ex premier Matteo Renzi, oggi leader di Italia al Centro.
Il professore è sicuramente un esperto conoscitore della macchina del ministero della salute e con molte idee in proposito, e per questo pronto a prenderne il comando in qualità di esperto e tecnico. Del resto in questi anni in cui la Liguria ha messo in campo ogni sforzo nell'organizzazione della campagna vaccinale per combattere e prevenire il Covid-19, il medico genovese ha da subito affiancato il presidente di Regione Liguria con le sue decisive opinioni e con ripetuti interventi circa il diffondersi della malattia.
"Molto ci sarebbe da fare e soprattutto sarebbe necessaria una ristrutturazione della sanità prevedendo anche una campagna vaccinale sul vaiolo delle scimmie e una gestione del Covid nella imminente stagione autunnale". Secondo l'infettivologo molte regole andrebbero cambiate per una "convivenza" con il virus.
Quindi, dopo il 25 settembre, con una vittoria che, almeno ad oggi, sembra più probabile nelle fila del centrodestra, appare sempre più vicino per Matteo Bassetti, un ruolo nel ministero della salute: il professore, in questi anni, non ha risparmiato critiche all'attuale ministro della Salute Roberto Speranza, disapprovando certe scelte nella gestione della pandemia e considerandole troppo restrittive e severe.
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