Elezioni, Orlando: "Autonomia differenziata un disastro, amplierebbe disuguaglianze su scuola e sanità"
di Redazione
"Tutto cambierebbe per un bambino, nascendo in una regione piuttosto che in un'altra, se la scuola non fosse più un grande servizio nazionale"
"Mi pare che Edoardo Rixi sia orientato a candidarsi, penso che questo risolva molti dei dubbi delle settimane scorse". Lo ha detto Andrea Orlando parlando stamani a Genova a margine dell'evento contro l'autonomia differenziata con Giovanni Maria Flick, presidente del Comitato promotore nazionale del referendum contro l'autonomia differenziata.
"Si tratta di una candidatura che politicizza la competizione e che la lega alla discussione di questa mattina - ha detto Orlando -, ovvero al tema dell'unità del Paese e che fa prevalere, al di là dei toni e delle modalità comunicative, la parte più estrema della coalizione. Rixi oggi ha una iniziativa a Sarzana con il generale Roberto Vannacci, credo che aiuti a fare chiarezza se questa è la scelta".
Sull'autonomia differenziata:
"Oggi discutiamo dell’autonomia differenziata, che è un tentativo di disarticolare il Paese e di mettere in questione l’impianto della nostra Costituzione. Credo che sia un tentativo che deve essere respinto, nell’interesse nazionale, ma anche nell’interesse della nostra regione. La Liguria riceve dallo Stato centrale più risorse di quante non ne conferisca con il proprio gettito ed è una Regione che si trova in una situazione nella quale questo dato rischia di accentuarsi ulteriormente, sopratutto se non interveniamo sulla curva demografica. Inoltre c’è un altro tema: far mantenere al Paese un tessuto industriale forte. Da potenziare. E questo risultato lo si può raggiungere solo con una politica industriale nazionale, non con venti politiche energetiche distinte e con venti politiche dello sviluppo economico diverse" - continua Orlando - "ci troviamo di fronte al rischio che grandi agenzie nazionali, come la scuola, rischino di essere spacchettate e in ognuno delle regioni avere velocità diverse anche dal punto di vista dell’istruzione. La stessa dinamica che già oggi segna negativamente la sanità. Immaginiamo cosa può significare per un bambino nascere in una regione piuttosto che in un altra, se la scuola non fosse più un grande servizio nazionale. Questa mattina stiamo parlando di un argomento che vede profondamente unita tutta la potenziale coalizione, cioè: dire NO all’autonomia differenziata".
Sulla campagna elettorale:
"Avremo una coalizione larga e competitiva. Mi aspetto una campagna in cui i toni rischiano di essere basati su manipolazioni ed elementi di distorsione della realtà. Questo però non avverrà da parte nostra. Noi vogliamo parlare ai liguri, dire qual è il nostro progetto, dire come vogliamo affrontare il tema del disastro della sanità, della curva demografica che rischia di far e implodere la società ligure e di come noi vogliamo modificare il modello economico, facendo leva sulle eccellenze che la Liguria ha. Bisogna dare vita ad una nuova e sostenibile stagione industriale per la nostra regione".
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