Elezioni regionali: Rixi alza la posta, Cavo punta al sorpasso decisivo
di Matteo Cantile
Decisivo il vertice romano per definire il candidato alla presidenza della Liguria
Chi li ha visti conversare sotto la tensostruttura di Beverino, dove per il secondo anno consecutivo si è svolta la Festa dei Patrioti di Fratelli d’Italia, ci ha visto l’ultimo passo verso la candidatura: Edoardo Rixi e Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo del partito di Giorgia Meloni, si sono confrontati a lungo. L’obiettivo, dicono in molti, era convincere il viceministro alle Infrastrutture a sciogliere la riserva e a rappresentare il centrodestra alle prossime elezioni regionali.
Eppure la partita è molto più complessa di così, ed è per questo che a settembre iniziato da oltre una settimana la coalizione che ha governato la Liguria negli ultimi nove anni non ha ancora un esponente che la guidi nello scontro elettorale con Andrea Orlando. Sembra quasi che un decennio di ‘totismo’ abbia prima anestetizzato gli animi dei partiti tradizionali e la sua fine li abbia invece scatenati in una guerra di posizione che non fa prigionieri.
Ogni partito si sta arroccando e fatica a ragionare in una logica d’insieme. Fratelli d’Italia, azionista di maggioranza del centrodestra, negli ultimi giorni ha spinto moltissimo su Edoardo Rixi, in particolare Matteo Rosso si è personalmente esposto sul nome del viceministro. La chiacchierata Rixi-Donzelli di ieri sera, come detto, sembra andare in questa direzione. Eppure da più parti si sollevano dubbi: quelli, per esempio, di Ignazio La Russa, coinvolto in prima persona nella campagna ligure che, su diversi tavoli, avrebbe caldeggiato il nome di Ilaria Cavo. Sembra quasi che tra il piano locale e almeno una parte di quello nazionale ci siano divergenze di vedute.
Allo stesso Rosso, e l’interpretazione viene naturale mettendo in fila tutte le dichiarazioni, sembra non piacere la candidatura di Pietro Piciocchi, che invece continua a essere il preferito di Rixi: quale sia la ragione di questa presunta ostilità è difficile dire; forse è la scarsa notorietà regionale di Piciocchi a pesare sul giudizio, forse esiste un timore che un asse Rixi-Piciocchi, con sullo sfondo il sindaco di Genova Marco Bucci, possa alterare gli equilibri della coalizione, mettendo i meloniani ai margini della partita.
Eppoi ci sono i totiani: l’ex presidente continua a dire che per lui tutti i nomi fatti in queste settimane andrebbero bene ma è abbastanza chiaro, anche solo per una questione di appartenenza politica, che al suo gruppo piacerebbe molto vedere Ilaria Cavo alla guida della Liguria, e le dichiarazioni affidate stamattina al Corriere della Sera lo confermano. Peraltro in questo ambiente si confida ancora sulla possibilità che sia proprio la deputata di Noi Moderati a spuntarla.
E Rixi, cosa pensa di tutto questo? Difficile scrutare dentro la testa di un politico, però il Viceministro sembra tentarle veramente tutte per non doversi candidare. Anche l’idea che debba essere Giorgia Meloni a chiederglielo, Fratelli d’Italia ad assumersi tutte le responsabilità e infine che a Rixi possa essere consentito di costruire la sua squadra di assessori senza tenere in nessun conto gli equilibri di coalizione, sembra un modo per tirarsi fuori.
E allora? A questo punto sarà il vertice previsto per domani a Roma a sciogliere la riserva: Meloni, Tajani, Salvini e Lupi si incontreranno a Palazzo Chigi e proveranno a far quadrare il cerchio. Se è vero che Rixi è cosi riluttante all’idea di correre in Liguria appare improbabile che siano gli alleati a fargli cambiare idea. A quel punto potrebbe tornare in auge l’idea di La Russa, che è la stessa di Toti: rompere gli indugi e candidare Ilaria Cavo. Che ha tenuto duro un mese e ora potrebbe farcela.
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