Ex Ilva Genova, i sindacati: "Svolta entro un anno o pronti a rivedere accordo di programma"

di Filippo Serio

Oggi il confronto con le istituzioni: "Lo stabilimento cade a pezzi: se non cambiano le cose, il settore siderurgico chiude"

I sindacati dei metalmeccanici genovesi si dicono pronti anche a ridiscutere l'accordo di programma del 2005 su ex Ilva pur di salvaguardare livelli occupazionali e reddito dei lavoratori dello stabilimenti di Cornigliano. Una posizione emersa nel corso del vertice che si è tenuto in Regione Liguria, con il presidente Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci. "Come Fiom abbiamo detto una cosa chiara - spiega il segretario della Fiom Stefano Bonazzi -: o entro un anno cambia la situazione oppure, prima che cada a pezzi lo stabilimento, piuttosto ridiscutiamo la situazione delle aree garantendo occupazione e continuità di reddito per i mille lavoratori di Cornigliano. Va da sé che la discussione a Roma sulle prospettive del gruppo deve andare avanti e auspichiamo che rilanci la siderurgia a Genova che per noi resta centrale. La prospettiva principe è quella di un rilancio assoluto dello stabilimento di Genova dopodiché non lasceremo i nostri lavoratori soli di fronte a scenari che possono essere anche estremamente drammatici".

Se non succede nulla, ha concluso Bonazzi "se non ci sono prospettive, si può arrivare anche a quello, a una ridefinizione dell'accordo di programma".

"L'accordo di programma non è un tabù - aggiunge il segretario Cisl Liguria Luca Maestripieri - e, tra l'altro, non è stato rispettato fino ad oggi, altrimenti non avremmo 970 lavoratori a Cornigliano". Da Maestripieri arriva anche un monito sul tema della sicurezza. "Servono soldi, e tanti, altrimenti l'industria italiana non ha rilancio e se andiamo avanti così la siderurgia italiana chiude - spiega -. Senza contare che nel frattempo, visto che i mezzi e le strutture sono lasciate alla deriva, rischiamo che qualcuno si faccia male, perché non ci sono nemmeno i minimi provvedimenti che servono per la messa in sicurezza".