Fuochi d'artificio prima del derby, daspati cinque ultrà genoani
di Michele Varì
Niente stadio per tre e sei anni: sequestrati artifizi pirotecnici
Cinque giovani ultrà genoani della tifoseria organizzata rossoblu sono stati denunciati e daspati per avere acceso i fuochi nel corso della coreografia allestita nella gradinata nord dello stadio prima del derby del 14 dicembre.
I fuochi avevano creato un problema di ordine pubblico e una leggera ustione ad una mano di un tifoso.
I provvedimenti sono stati adottati grazie alle indagini della Digos e della Divisione Polizia Anticrimine che hanno poi svolto la perquisizione degli appartamenti dei tifosi dove sono stati sequestrati altri artifizi pirotecnici. Ad accendere i fuochi erano stati dodici ultrà travisati da tute e calzari monouso, a conferma che l'azione era stata organizzata e pianificata.
I provvedimenti di divieto hanno durata variabile dai 3 ai 6 anni e due di essi sono corredati dall’obbligo di presentazione al commissariato di polizia durante lo svolgimento delle partite del Genoa, in quanto i soggetti erano già stati colpiti da precedenti D.A.Spo.
A carico di uno dei daspati, un noto pregiudicato, il questore ha disposto il divieto di detenere anche al di fuori delle manifestazioni sportive armi a modesta capacità offensiva, riproduzioni di armi di qualsiasi tipo, compresi i giocattoli riproducenti armi, o strumenti in libera vendita in grado di nebulizzare liquidi o miscele irritanti anche non idonei ad arrecare offesa alle persone, prodotti pirotecnici di qualsiasi tipo, nonché sostanze infiammabili ed altri mezzi comunque idonei a provocare lo sprigionarsi delle fiamme.
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