Genova, 25 mesi dal crollo di ponte Morandi. Possetti: "Paradossale lo stallo tra Cdp e Atlantia"
di Redazione
Il comitato dei parenti delle vittime: "Ci hanno portato via la serenità per tutta la vita, in un paese civile questi gestori sarebbero a casa"
"La trattativa è in stallo, Cdp e Atlantia sono a un punto morto, questa situazione è paradossale, qualcuno ci ha portato via la serenità per tutta la vita e dobbiamo ancora assistere a questo teatrino?". Venticinque mesi dopo il crollo di ponte Morandi, Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo delle vittime torna a intervenire sulla questione Autostrade, riflettendo sulla questione del passaggio delle quote di Atlantia a Cassa depositi e prestiti. Secondo il comitato la trattativa avrebbe dovuto essere portata avanti scorporando "dal totale dovuto per la cessione delle quote tutto quanto non speso in questi anni", ovvero i soldi che Aspi non ha investito in manutenzioni, inoltre "sarebbe opportuno tenerlo anche in cassaforte in attesa dell'esito processuale, e poi si vedrà a suo tempo, anche per eventualmente riconoscere gli interessi legali se non fossero riscontrate colpe a fine della faccenda".
Secondo la portavoce dei parenti delle vittime del crollo "in un paese civile, il giorno dopo, questi gestori sarebbero stati mandati a casa, si sarebbe congelato l'eventuale patrimonio in attesa dell'esito processuale, non avrebbero avuto parola, avrebbero solo dovuto chinare il capo e dire obbedisco".
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