Genova, 30 anni fa il naufragio della Haven: il più grande disastro ambientale del Mediterraneo
di Alessandro Bacci
Sulla nave morirono 5 persone, la nave trasportava 144 mila tonnellate di petrolio greggio
Sono trascorsi 30 anni dal naufragio della petroliera Haven al largo di Voltri causato da una esplosione che fece cinque morti e il più grande disastro ambientale del Mediterraneo. Il disastro è avvenuto l'11 aprile 1991 nel tratto di mare davanti a Voltri, causato da una grande esplosione avvenuta a bordo. Al seguito della esplosione si ebbe l'incendio del combustibile trasportato dalla nave, che venne riversato in fiamme sul mare dalle cisterne esplose. In quel momento la Haven trasportava circa 144 mila tonnellate di petrolio greggio e più di 1.200 tonnellate di combustibile.
Dopo la fase iniziale di incendio del combustibile versato in mare, la nave venne trainata al largo di Arenzano; per una fortunata serie di coincidenze (mare calmo, assenza di vento), la maggior parte del combustibile fu esaurito dalla combustione durata più giorni. In seguito il relitto affondò, e si trova ancora oggi su un fondale di circa 85 metri nelle acque antistanti Arenzano.
Si tratta del più grande relitto visitabile da subacquei del Mediterraneo, e uno dei più grandi al mondo. L'affondamento causò la perdita di migliaia di tonnellate di petrolio che almeno in parte, nelle sue componenti più dense, ancora oggi permangono nei fondali marini antistanti Genova.
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