Genova: Acquario promuove reimpianto di coralli e mangrovie in Indonesia
di Stefano Rissetto
Per la prima volta nella storia, è stato possibile certificare l’intera catena produttiva della madreperla, dalla produzione alle manifatture finali
L'Acquario di Genova promuove il recupero e la salvaguardia di coralli e mangrovie in Indonesia. Lo strumento operativo è la certificazione Ecocrest, ideata nel 2006 dalla Fondazione Acquario di Genova Onlus per garantire una filiera sostenibile ed etica dei prodotti acquatici, sostenendo importanti progetti di recupero ambientale in diverse aree dell’Indonesia. Un obiettivo reso possibile dall’impiego dei diritti derivanti dalla certificazione di alcuni siti di produzione della madreperla per progetti di conservazione, ricerca ed educazione, in una vera e innovativa economia circolare del mare.
Già da tre anni, Ecocrest permette l’attivazione di una serie di supporti sociali ed educativi in varie parti dell’Indonesia, in contemporanea con l'avvio di importanti progetti basati su varie attività di reimpianto di coralli e di mangrovie, oltre che attività di pulizia delle spiagge. I progetti vengono attuati direttamente dalle due imprese che hanno ottenuto la certificazione Ecocrest Gold, sotto il controllo della Fondazione Acquario di Genova. Inoltre, quest’anno, per la prima volta è stato avviato un ampio progetto educativo in relazione al problema delle plastiche in mare, utilizzando un fumetto realizzato da un artista italiano, Andrea Ferraris.
Per la prima volta al mondo, è stato possibile certificare l’intera catena produttiva della madreperla, dalla produzione alle manifatture finali. Diversi i siti di produzione di perle e madreperla ispezionati in Indonesia nel corso del 2022, in molte piccolissime isole distribuite in tutto l’arcipelago per quanto riguarda il gruppo Nusantara e presso l’isola di Lombok per quanto riguarda il gruppo Autore. Le due società producono annualmente circa 1.100.000 perle - di cui 22.000 di qualità superiore - e circa 310 tonnellate di ostriche perlifere. Queste ultime provengono in via praticamente esclusiva da impianti di riproduzione in ambiente controllato.
Una delle compagnie produttrici, PT Dafin Mutiara (Nusantara Pearl Group), nell’ambito del programma di certificazione Ecocrest ha destinato, tra il 2022 e 2023, circa 51mila euro a progetti sociali presso le comunità di pescatori, oltre 28mila euro per supporto allo studio e all’educazione e oltre 21mila euro a progetti di ricostruzione delle comunità di coralli in varie località indonesiane e pulizia delle spiagge. Tra le iniziative di educazione ambientale, è stato realizzato un fumetto dall’artista genovese Andrea Ferraris, che utilizzato per una campagna educativa sulle plastiche tra i giovani delle varie isole indonesiane dove ci sono le coltivazioni delle ostriche perlifere. PT Autore Pearl Culture, sempre nell’ambito del programma di certificazione Ecocrest, nel 2022 ha destinato oltre 38mila euro a progetti sociali e supporto alle comunità di pescatori colpite dalla pandemia, mentre nel 2023 ha destinato circa 26mila euro a progetti sociali e a supporto delle comunità locali, circa 6mila euro a progetti di ripristino di barriere coralline e pulizia delle spiagge e circa 19mila euro ad un progetto per il recupero e il riciclaggio delle reti usate o perse dai pescatori.
Subito dopo, sono state ispezionate e certificate due piccole industrie in Vietnam, che si occupano una della lavorazione di bottoni e di altre componenti in madreperla e l’altra della prima lavorazione di quadranti per orologi, sottili strati di madreperla e mosaici, utilizzando le ostriche perlifere prima certificate in Indonesia. Entrambe le manifatture vietnamite forniscono i propri prodotti, a due società italiane che operano nel settore del mercato di lusso per l’alta moda e l’orologeria di altissima gamma. Queste società hanno brillantemente superato le ispezioni e sono state certificate con il livello Ecocrest Gold. I proventi di queste certificazioni di filiera andranno a coprire, parzialmente, i costi di due ricerche condotte dalla Fondazione Acquario di Genova, una che riguarda il biorisanamento delle acque e dei fanghi portuali, e l’altra uno studio sull’attuale distribuzione della Foca Monaca nel Mediterraneo nord-occidentale. Sono in via di definizione ulteriori certificazioni della filiera, presso alcune importanti società in Svizzera.
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