Genova, allarme alle poste per una busta con cartucce indirizzata a Campomorone
di Michele Varì
Indagini della polizia scientifica: mittente, residente nel Lazio, e destinatario sono collezionisti di armi
Una raccomandata con dentro alcune vecchie cartucce da fucile spedita a un cittadino di Campomorone.
È stata intercettata grazie allo skanner di sicurezza del centro smistamento delle poste di Genova dagli addetti dell'ufficio.
L'allarme è stato subito lanciato alla polizia: nell'ufficio sono giunti i poliziotti della Digos e della scientifica che hanno immediatamente sequestrato la corrispondenza.
Dopo avere aperto con le dovute cautele il plico e rivenuto le cartucce, di medio calibro e di fabbricazione italiana, sono stati effettuati i rilievi per identificare eventuali impronte digitali. Poi gli agenti hanno avviato verifiche per accertare se i due nominativi del mittente e del destinatario presenti sulla busta sono persone esistenti o nomi di fantasia.
La prima verifica ha dato esito positivo, altri accertamenti hanno permesso di scoprire che le cartucce erano state disattivate in modo artigianale e non contenevano più polvere, dunque non potevano esplodere. Inoltre i poliziotti hanno scoperto mittente e destinatario graviterebbero entrambi nel mondo dei collezionisti di materiale bellico. A spedire la raccomandata è un uomo residente nel Lazio.
Nella busta non c'erano lettere di spiegazione: per questo allo stato attuale non si sa se il plico è una velata minaccia o solo l'invio di materiale fra i due collezionisti.
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