Genova, approvato progetto definitivo per il restauro di Villa Pallavicini: coinvolgerà la pavimentazione d'ingresso e lo scalone monumentale

di Gaia Cifone

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Il progetto propedeutico alla partecipazione al bando “I Luoghi del Cuore” del FAI, il Fondo Ambiente Italiano.

Genova, approvato progetto definitivo per il restauro di Villa Pallavicini: coinvolgerà la pavimentazione d'ingresso e lo scalone monumentale

È stato approvato dalla Giunta comunale, su proposta del vicesindaco e assessore al bilancio e lavori pubblici Pietro Piciocchi, il progetto definitivo per il restauro della pavimentazione d’ingresso allo scalone monumentale di Villa Pallavicini, a Rivarolo, propedeutico alla partecipazione al bando “I Luoghi del Cuore” del FAI, il Fondo Ambiente Italiano.

Il provvedimento si basa sulla sinergia in essere con l’associazione Amici della Villa Pallavicini, che ha donato il progetto e ha un ruolo di partner del Comune insieme al Comitato di Rivarolo.

Con questa decisione il Comune di Genova, d’accordo con le suddette realtà territoriali della Val Polcevera, partecipa al bando promosso dal FAI, presentando un intervento autonomo e funzionale per il restauro della pavimentazione antistante l’ingresso al piano terra della Villa.

Tale punto di accesso alla struttura non risultava incluso nel Piano Urbano Integrato della Città Metropolitana di Genova finanziato con fondi del PNRR, che comprende anche Villa Pallavicini per un investimento complessivo di 4,8 milioni di euro tra acquisto – perfezionato nel 2022 con una spesa di circa 1,3 milioni di euro – e restauro dell’immobile.

Qualora il progetto venisse ammesso dal FAI al finanziamento, le spese di realizzazione dell’opera – 16.800 euro – saranno suddivise al 50% tra lo stesso FAI e il Comune di Genova.

«Villa Pallavicini, oltre a rappresentare un punto di riferimento per gli abitanti di Rivarolo e di tutta la Val Polcevera, è un gioiello di altissimo valore storico, artistico e architettonico, un edificio settecentesco simbolo di un’epoca in cui le famiglie aristocratiche genovesi punteggiavano il nostro territorio di Ville di superba bellezza – dichiara il vicesindaco e assessore Pietro Piciocchi L’edificio, dopo un lunghissimo periodo di abbandono, sarà oggetto nei prossimi anni di un importante intervento di valorizzazione, finanziato con i fondi del PNRR, atto a restituirlo alla cittadinanza in tutto il suo splendore. Da questo piano mancava però il restauro della pavimentazione d’ingresso allo scalone monumentale. Ecco perché siamo stati felici di avere ricevuto dagli Amici della Villa Pallavicini e dal Comitato di Rivarolo, due importanti associazioni del territorio che ringraziamo, il progetto di riqualificazione di quest’area molto importante della Villa: siamo fiduciosi che il FAI lo ammetterà al finanziamento nel quadro del bando “I Luoghi del Cuore”».

Villa Pallavicini di Rivarolo si è posizionata al 37° posto a livello nazionale tra i “Luoghi del Cuore” censiti dal FAI. Il concorso “I Luoghi del Cuore” è nato nel 2003 e chiede ai cittadini italiani di segnalare quei luoghi ritenuti particolarmente cari e importanti, da preservare per le future generazioni. Scopo dell’iniziativa è la sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni sul valore del patrimonio storico, artistico e naturalistico italiano.

Villa Pallavicini è un gioiello culturale di altissimo livello, tra i principali simboli del patrimonio storico-artistico e architettonico della Val Polcevera e di tutta la città di Genova.

Dalla vocazione iniziale di dimora agreste a sede di rappresentanza della famiglia Pallavicini, nel corso dei secoli il Palazzo ha subito modifiche architettoniche e di utilizzo, diventando dapprima la sede amministrativa del Comune di Rivarolo e poi del Comune di Genova.

Nelle sue stanze, nel 1793, si svolse l’importante incontro fra l’ambasciatore inglese Sir Francis Drake e Gian Carlo Pallavicini, già doge di Genova, per difendere la neutralità della Repubblica genovese oppressa dai francesi da terra e dagli inglesi dal mare. Successivamente, nel 1815, il pittore Paolo Gerolamo vi ospitò Papa Pio VII nel suo viaggio in fuga dall’esercito francese.