Genova: artisti di strada, Comune vara servizio di prenotazioni tramite app
di Redazione
Paola Bordilli propone e il comune approva: performance di massimo 60 minuti e limiti di emissione sonora
La Giunta Comunale di Genova, su proposta dell’assessore Paola Bordilli, ha approvato un nuovo regolamento per le arti di strada. Le performance dovranno durare al massimo 60 minuti, con obbligo di terminare allo scoccare dell’ora esatta. Sarà introdotta un'app per prenotare le postazioni disponibili in cui esibirsi, disponibile anche per artisti di altre città. Il regolamento stabilisce anche limiti di distanza da edifici sensibili e fasce orarie specifiche per esibizioni con e senza emissioni sonore. L’assessore Bordilli, con convinzione ha più volte sottolineato che il nuovo regolamento mirerà a valorizzare ulteriormente l’arte di strada, promuovendo giovani talenti e armonizzando le attività con le esigenze dei residenti e delle imprese locali. Ma non tutti hanno mostrato entusiasmo ed approvazione, principalmente coloro che dovranno applicare le nuove regole, quelle stesse regole a cui danno il nome di "restrizioni". Gli artisti di strada, infatti, sin dal principio, hanno mostrato un forte malcontento per la novità che sarà introdotta. Quest'oggi, durante il Consiglio Comunale, erano poco più di una decina i cittadini presenti nell'aula che, con cartelloni ben esposti e canticchiando le canzoni di Fabrizio De Andrè, hanno protestato fino a farsi estromettere dalla zona loro dedicata.
Nonostante non siano stati pochi i momenti concitati, fino ad interrompere per qualche minuto il Consiglio Comunale, l'assessore al Commercio e Tradizioni ha affermato: «Viene detto che il nuovo regolamento per l’arte di strada è infattibile, ma abbiamo studiato e conosciamo tutti i regolamenti di questo genere approvati nelle altre regioni italiane e tutti ad oggi prevedono l’utilizzo di una App. Un sistema che quindi funziona in tante altre città italiane, come Padova, Milano e Verona, città turistiche tanto quanto Genova, dove convivono tantissimi artisti di strada, con i turisti e i cittadini. Regolamenti a cui ci siamo ispirati e che domani in commissione avremo modo di spiegare. Il nostro regolamento, poi, andrebbe letto bene, perché è vero che abbiamo inserito la regola dei 5 metri e dei 2 metri, ma siccome conosciamo perfettamente il centro storico, abbiamo previsto deroghe della Giunta, ad esempio proprio su via Garibaldi dove sappiamo bene che le misure non possono essere rispettate. Quindi non siamo qui per evitare l’arte di strada, ma per normarla». Parole pronunciate in risposta alla protesta della consigliera della lista Rosso Verde, Francesca Ghio, riguardante la “Normativa relativa all’arte di strada”, che ha sostenuto con durezza: "De Andrè si sta rivoltando nella tomba, perchè Genova dovrebbe valorizzare e dare più spazio all'arte di strada. Il regolamento è stato modificato senza ascoltare le parti in causa, ovvero, gli artisti di strada. La politica dovrebbe riuscire a creare un dialogo con tutte le parti e creare una mediazione per ottenere il risultato migliore. Non è stato fatto. Questa politica è incapace di dialogare. La politica è qua per i cittadini, non per imporre decisioni".
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