Genova, assolti 5 antifascisti per gli scontri con la polizia in piazza Corvetto
di Alessandro Bacci
“Volto coperto per non respirare i lacrimogeni”. Il 2 dicembre via al maxiprocesso per altri 45 manifestanti
Cinque manifestanti antifascisti sono stati assolti dal tribunale di Genova dal reato di travisamento nell'ambito degli scontri con la polizia in piazza Corvetto avvenuti nel maggio del 2019. I cinque avevano ricevuto un decreto penale di condanna a cui si erano opposti tramite i loro legali, gli avvocati Alessandro Gorla e Laura Tartarini, sottoponendosi a processo. Stamattina hanno spiegato al giudice di essersi coperti il volto solo quando il lancio di lacrimogeni, messo in atto dalla polizia per sgomberare la piazza, aveva reso l'aria irrespirabile e non per rendersi irriconoscibili come dimostrato dalle immagini della giornata che li hanno ritratti in diverse occasioni a volto scoperto.
Uno dei cinque è stato però condannato per porto oggetti atti ad offendere a 5 mesi con la condizionale per aver trascinato in piazza alcuni tubi di geberit. Dopodomani comincerà davanti tribunale di Genova il maxi processo che vede imputati altri 45 manifestanti.
Gli scontri erano avvenuti nell'ambito di una protesta convocata per opporsi al comizio del partito di estrema destra Casapound autorizzato in piazza Marsala. Durante gli scontri alcuni agenti del reparto mobile avevano picchiato il giornalista di Repubblica Stefano Origone scambiandolo per un manifestante e sono stati condannati a 40 giorni di reclusione.
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