Genova: Caravaggio e il liuto di Massimo Marchese, appuntamento sabato 1° marzo a Tursi

di Stefano Rissetto

1 min, 26 sec

Parte il calendario 2025 dell'associazione "Anfossi", undici eventi multidisciplinari e incontri divulgativi

Genova: Caravaggio e il liuto di Massimo Marchese, appuntamento sabato 1° marzo a Tursi

Sabato 1° marzo, alle ore 17, nel salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, parte la nuova Rassegna dell'Associazione Anfossi "L'Antico e il Nuovo - La parola e la musica " 2025, undici spettacoli multidisciplinari e incontri divulgativi dal 1° marzo al 9 luglio 2025, che esploreranno i legami tra diverse epoche, stili, provenienze, arti e settori culturali. Ogni concerto è nato ed è costruito in base ad un progetto con una connotazione artistica precisa, sia per la sede dell'evento, sia per i contenitori che si vengono a creare per altri eventi culturali  programmati in città durante il periodo della rassegna.

Il via con un concerto e proiezione in anteprima genovese dedicato ai due Michelangeli: Buonarroti, il Divino, e Merisi, detto il Caravaggio dal suo luogo di nascita. L'evento ha come titolo Caravaggio, richiami e consonanze - Michelangelo, Caravaggio e la musica come arte dell’armonia. Al concerto di Massimo Marchese al liuto (nella foto) seguirà la proiezione in prima genovese dell’ Art Film  Voluptas dolenti - i gesti del Caravaggio, prodotto dalla Fondazione Marco Fodella. "Per la nostra apertura di stagione, abbiamo volutamente scelto - recita una nota dell'Associazione Anfossi - un evento speciale che descrive la figura del grande Caravaggio con un’unica strategia espressiva tra musica e pittura, attraverso la proiezione del film e le musiche per liuto.

Il concerto è un viaggio tra due epoche d’oro della storia italiana, attraverso le note e le armonie che risuonavano al tempo di due giganti dell’arte: Michelangelo Buonarroti e Caravaggio. I due artisti erano uniti dallo stesso nome: il Buonarroti e il Merisi. Quando quest’ultimo nacque, tuttavia, il posto di Michelangelo era già occupato dal “Divino” e, non potendosi chiamare Michelangelo II, il Merisi dovette ripiegare sul soprannome derivato dal suo paese, appunto Caravaggio".

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.