Genova, carceri: delegazione del Partito radicale visita Pontedecimo
di Redazione
Il portavoce Petrella: "Situazione buona ma migliorabile, soprattutto per quanto riguarda gli spazi"
Prosegue l'iniziativa ispettiva del Partito Radicale nelle carceri italiane. Nella giornata del 30 dicembre una delegazione composta da Stefano Petrella, Angelo Chiavarini, Luca Robustelli e dagli avvocati Leda Rita Corrado, Piero e Sandra Casciaro ha visitato la Casa Circondariale di Genova Pontedecimo.
"Abbiamo trovato - dice Petrella - l’istituto nelle stesse condizioni della scorsa estate: 156 i detenuti presenti (88 uomini e 68 donne) su 96 posti di capienza regolamentare, 76 gli stranieri, 119 scontano almeno una condanna definitiva. In esubero la presenza degli agenti rispetto alla pianta organica (111 su 99 previsti), ma come accade altrove mancano effettivi in ruoli importanti come ispettori e sovrintendenti. Sempre carente l’assistenza sanitaria, visto che l’istituto non ha copertura h 24 e non vede presenza di medici dalle 13 del sabato alle 8 del lunedì, manca da molti anni (unico caso in Liguria) un dirigente medico incaricato e non può essere la soluzione affidare tale ruolo al responsabile del Centro Clinico di Marassi, comprensibilmente quasi sempre impegnato a Marassi, la Regione dovrebbe prenderne atto. Non sembrano affatto risolti i problemi degli specialisti: un dentista è tornato dopo anni, ma si vede pochissimo, lo psichiatra fa due soli accessi brevi a settimana (più corretto sarebbe scrivere due ore). Molte le lamentele dei detenuti sulla scarsa disponibilità di farmaci e su repentini cambi di terapie disposti nell’ultimo periodo.
"Decisamente buono - prosegue il ci è sembrato il rapporto tra detenuti e il personale di custodia, che ci ha anche questa volta cortesemente e pazientemente accompagnato e buono il livello di attenzione e vigilanza prestato al reparto protetti, dove abbiamo tenuto una piccola riunione con i detenuti nella biblioteca/mediateca. Sono state sostituite le tubature dell’impianto di riscaldamento, ora ben funzionante, e parte degli infissi (le vecchie finestre piene di ruggine che cadevano a pezzi), ma il tetto e la facciata esterna sono in condizioni pessime da anni al femminile dove all’ultimo e penultimo piano l’umidità è ben presente e in condizioni metereologiche avverse spesso piove anche in cella: la Direttrice assicura che i lavori sono già finanziati e destinati a realizzazione entro il 2024, ma ci aveva detto la stessa cosa un anno fa; sono purtroppo ancora al loro posto i pannelli esterni che tolgono luce diretta alle celle di cui aveva chiesto tempo fa la rimozione lo stesso Garante Nazionale".
Per quanto riguarda il lavoro interno, "Il laboratorio della tipografia KC (Aiga vi ha fatto stampare mesi fa il suo libro bianco sulle carceri che ha presentato a Pontedecimo) dai 4 detenuti impiegati qualche tempo fa è passato ad averne 1 a tempo pieno e 1 part time, il call center è fermo da anni, ma occupa ancora locali che potrebbero essere adibiti ad altra attività, per le donne c’è il laboratorio della cooperativa Scar.t. (10 le detenute impegnate part-time) con il suo negozio esterno in Vico Angeli, una risorsa preziosa, ma si potrebbe fare di più con maggiori spazi; 18 i detenuti maschi impegnati in art. 21 “interni” (manutenzioni e riparazioni del fabbricato), nessun art. 21 “esterno” e nessun semilibero tra uomini e donne, un dato quest’ultimo abbastanza sorprendente e indicativo di come sia carente al momento l’istituto in termini di reinserimento e preparazione al fine pena. In difficoltà serie è d’altra parte l’area educativa che prevederebbe 3 effettivi, ma le due figure più esperte sono andate in pensione, l’educatrice rimasta è destinata a trasferimento a Marassi e non basta il part time di una seconda a supportarla; occorre l’arrivo di 3 nuovi educatori di ruolo, visto che devono occuparsi di un istituto diviso tra femminile e maschile, con categorie particolari come i sex offenders .
"Una caratteristica di Pontedecimo negli ultimi anni - prosegue l'esponente radicale - era stato il regime di apertura delle celle da mattina a sera, che non aveva mai portato particolari problemi, ed è triste vedere anche qui al piano terra maschile e femminile la nascita di due sezioni “a regime ordinario” (4 ore d’aria + 3-4 chiusi/e nella saletta di socialità) per i giudicabili, in (malintesa) applicazione della circolare di Renoldi del 2022. Una buona notizia (come a Marassi e Sanremo) è stata invece l’arrivo di un mediatore culturale, buona è anche la frequenza ai corsi scolastici, 8 tra uomini e donne seguono i corsi del Polo Universitario, che sta svolgendo un ruolo davvero importante in tutti gli istituti della nostra Regione".
"A mancare più di tutto a Pontedecimo - conclude Petrella - sono gli spazi: destinato alla sua apertura ad ospitare solo il femminile e poi diviso tra donne e reparto maschile protetti (da qualche anno soltanto sex offenders) se li è visti dimezzare, con grave preclusione di poter ospitare maggiori attività lavorative e trattamentali, ma l’area esterna al muro di cinta appartenente al carcere è molto ampia (il doppio della attuale) e fin dagli anni ‘90 l’amministrazione ha opportunamente progettato di recuperarla, a valle ci sarebbe spazio per un’area colloqui più facilmente accessibile ed è presente un campo sportivo che attende da sempre di essere utilizzato anche da detenuti e detenute. La Direttrice ha presentato da tempo dei progetti, ci sembra importante che l’Amministrazione Penitenziaria prenda atto della loro necessità e li sostenga".
I radicali concluderanno la loro visita nei penitenziari liguri il 3 gennaio a Imperia e il 5 gennaio a Chiavari.
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