Genova, spento l'incendio a Scarpino. Il Comune: "Non ci sono stati rischi ambientali"
di Redazione
Un vasto incendio è divampato all'alba. L'intervento dei Vili del Fuoco per circoscriverlo. Arpal non ha rilevato variazioni nella qualità dell'aria. L'origine potrebbe essere dolosa
Un vasto incendio è divampato all'alba nella discarica di Scarpino, sulle alture di Genova.
Sul posto sono intervenuti quattro squadre dei vigili del fuoco aiutati dai dipendenti Amiu che lavorano nel sito. Successivamente si sono unite anche altre squadre.
Dopo qualche ora l'incendio è stato circoscritto e messo sotto controllo. Il fronte delle fiamme era di circa 100 metrii.
"La zona è stata messa in sicurezza e non ci sono rischi né dal punto di vista ambientale né per la salute dei cittadini. È stato immediatamente attivato il piano di emergenza e il personale Amiu è intervenuto affiancato dalle squadre dei vigili del fuoco che hanno contenuto il fronte del fuoco".
Lo afferma l'assessore comunale all'Ambiente Matteo Campora. "Si sta indagando sulle cause dell'incendio, scoppiato intorno alle 5 del mattino. La dirigenza di Amiu sta seguendo sul posto l'evolversi della situazione", aggiunge Campor.
Le stazioni di rilevamento della qualità dell'aria nell'area di Sestri Ponente, dove si trova la discarica di Scarpino non hanno rilevato "variazioni significative anche grazie al vento che soffiava da nord".
Intorno alle 13 l'incendio che ha interessato una parte della discarica di Scarpino dove erano ammassati rifiuti solidi urbani, è stato spento. L'area è comunque tenuta sotto controllo dai tecnici di Amiu che gestiscono la discarica.
Il presidio andrà avanti anche nelle prossime ore per cercare di individuare sul nascere eventuali focolai. La siccità e il vento invitano alla prudenza.
L'incendio potrebbe essere di natura dolosa. E' una delle ipotesi a cui lavorano gli uomini della polizia giudiziaria dei vigili del fuoco. Gli inquirenti non escludono anche che possa essersi trattato di autocombustione o un fatto accidentale.
Le fiamme sono divampate verso le 5.30 quando nel sito non lavora ancora nessuno. Gli ultimi rifiuti erano stati scaricati dieci ore prima: un lasso di tempo troppo lungo per un rogo spontaneo sospettano gli inquirenti che hanno acquisito le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza per potere capire cosa è successo.
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