Genova, delitto di San Biagio. Il marito: "Mi ha rimproverato, ho perso la testa. Sono distrutto"
di Redazione
"Mia moglie e mio figlio grande mi hanno abbandonato, mi hanno estromesso dalla vita familiare"
"All'ennesimo rimprovero ho visto tutto nero e non ho capito più nulla. Volevo riallacciare i rapporti con lei e invece ho spento la vita della donna che amavo". E' quanto ha detto Sebastiano Cannella, l'operaio che ieri ha strangolato la moglie Marzia Bettino a Trasta, ai suoi legali Roberto Ruggiero e Marco Piccardo che sono andati a trovarlo in carcere.
"Sono distrutto, sconvolto. Mia moglie e mio figlio grande mi hanno abbandonato, mi hanno estromesso dalla vita familiare. Io sarei dovuto andare via da casa per vivere nella depandance della nostra abitazione. E ieri con Marzia avevamo portato alcune cose mie lì. Ma lei mi ha rimproverato dicendomi che tenevo male la casa. E così non ho capito più nulla".
Cannella ha raccontato agli avvocati di essere stato trattato con astio e freddezza dal figlio grande e dalla sua fidanzata anche per la morte di sua madre. "Non mi hanno fatto nemmeno le condoglianze. Nemmeno una parola. E ancora ieri con mia moglie ho capito che non c'era più nulla da fare per recuperare il nostro rapporto e mi sono visto perso".
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