Genova, tutto pronto per le prove di collaudo statico del nuovo viadotto
di Redazione
Saranno impiegati 54 autoarticolati in tutto composti da motrice e rimorchio. I mezzi saranno caricati sulla carreggiata il giorno prima
Le prove di collaudo statico avranno una durata indicativa di circa 6 giorni. Le operazioni di pesatura dei mezzi saranno effettuate dal giorno precedente all’inizio delle prove. Una unità operativa specifica di ingegneri di ANAS - in coordinamento con la squadra di Direzione Lavori di RINA - si occuperà della verifica del carico degli autoarticolati e degli Self Propelled Modular Transporter (SPMT), della gestione della movimentazione dei mezzi, dell’avvio e del controllo del corretto andamento delle prove.
I dati che verranno raccolti dalla strumentazione verranno trasmessi ad una “Control Room” dove i tecnici visioneranno lo stato delle prove e procederanno all’interpretazione dei dati. Saranno impiegati 54 autoarticolati in tutto composti da motrice e rimorchio per quanto riguarda le prove sul viadotto, mentre saranno utilizzati 4 SPMT per le prove sulla rampa di innesto con l’autostrada A7.
I mezzi saranno caricati sul viadotto il giorno prima dell’inizio delle prove. Il ricovero controllato dei mezzi caricati è previsto in parte sul tracciato del viadotto e in parte in un’area apposita (area Penisola), secondo una sequenza predefinita volta a limitare il più possibile le interferenze della movimentazione dei mezzi sul traffico cittadino.
La “fase zero” delle prove di collaudo prevede le operazioni di:
- assestamento del viadotto: durante questa fase i mezzi dovranno transitare sulla struttura in formazione serrata a marcia lenta per permettere l’assestamento strutturale dell’impalcato
- prova a torsione: alcuni mezzi percorreranno prima la carreggiata nord e poi quella sud;
- prova di frenatura: alcuni mezzi freneranno contemporaneamente in un punto definito
In seguito, in 6 fasi successive, si procederà all’esecuzione delle prove statiche: i mezzi verranno posizionati opportunamente su porzioni prefissate dell’impalcato e tali da determinare nella struttura stati di sollecitazione superiori agli stati d’esercizio del viadotto.
Durante le operazioni, le tre campate adiacenti alla campata in prova saranno mantenute libere, al fine di evitare eventuali interferenze. Le fasi, pertanto, saranno composte da due o tre prove non interferenti tra di loro, che possano essere realizzate in contemporanea.
Durante ciascuna delle 6 fasi, i mezzi si posizioneranno gradualmente sopra il viadotto aumentando così il carico. Nel mentre si procederà alle letture topografiche richieste dalle procedure di collaudo.
Le fasi sono state ordinate in ordine decrescente rispetto al numero dei mezzi necessari per le singole prove, al fine di diminuire progressivamente il numero dei mezzi presenti sopra il viadotto con il procedere delle prove stesse.
Le procedure delle prove di collaudo statico sono state definite congiuntamente da ANAS, RINA e Pergenova.
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