Genova, i balneari si preparano per la riapertura: "Capienza ridotta del 60%"
di Gregorio Spigno
Andrea Rava, concessionario di uno stabilimento, ha aggiunto: "Rimaniamo in attesa vivendo nell'incertezza"
Andrea Rava, concessionario di uno stabilimento balneare a Genova, ha parlato dei problemi che affliggono la categoria tutta, ma anche della riapertura prevista per il 15 di maggio.
"Viviamo nell'incertezza, un po' per il periodo che stiamo vivendo per l'emergenza Covid e un po' per la nostra situazione, come categoria, con la spada di Damocle della direttiva Bolkestein - ha esordito -. Ad oggi hanno programmato la riapertura il 15 maggio, ma non si sa ancora molto e rimaniamo in attesa di evenutali disposizioni del Comune, che ringrazio: ogni anno si adopera per la riprofilatura della spiaggia".
"Abbiamo diminuito la nostra capienza del 60% circa, dovendo rispettare le distanze di legge di 10 metri quadri tra due lettini e un ombrellone e il metro di distanza previsto tra i singoli lettini. Spiaggia permettendo, riusciremo a posizionarne una cinquantina".
Rischio mareggiate: "Viviamo una situazione peculiare. Siamo abbastanza in mare aperto e non abbiamo protezioni. Sono anni che dovrebbe essere fatta una diga che impedisca al mare di arrivare a ridosso delle nostre strutture. Questa situazione si è verificata nel 2018: ha colpito noi e tutto il litorale ligure, abbiamo avuto ingenti danni. Ogni anno viviamo nell'incertezza e nella speranza che non succeda ancora".
"La voglia di ripartire è tanta, così come quella di tornare ad una pseudo-normalità, sperando che si possa lavorare in tranquillità e in sicurezza".
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