Genova, il mondo dei matrimoni in piazza: "Fatturati calati del 90%"
di Alessandro Bacci
"Chiediamo di poter lavorare, i protocolli ci sono: si potrebbero fare dei tamponi a tutti gli ospiti e mantenere distanziamenti"
"Il settore dei matrimoni e delle cerimonie in Liguria genera un fatturato di circa 2 miliardi all'anno e occupa 30 mila lavoratori, nel 2020 a causa delle restrizioni anti covid ha subito un calo del fatturato dell'85%, servono linee guida per una ripartenza in sicurezza". Lo chiede al Governo il direttore di Confesercenti Liguria Andrea Dameri durante la protesta organizzata dal coordinamento nazionale 'Insieme per il wedding', che si è tenuta nella centrale piazza De Ferrari a Genova I manifestanti hanno portato in piazza auto d'epoca ed abiti da sposa .
"Vogliamo linee guida per ripartire in sicurezza", "vogliamo una data certa": è scritto sui volantini della manifestazione. Per il settore non ci sono al momento ristori. Sono stati 4.662 i matrimoni celebrati in Liguria nel 2019. "I pochi matrimoni dell'anno scorso si sono svolti senza ricevimenti e molto altro. Sono state duramente colpite le agenzia di viaggio, i fotografi, fino alla ristorazione e gli alberghi", dice Dameri .
"Abbiamo bisogno di una data certa per la ripartenza del nostro settore, per la celebrazione delle cerimonie in sicurezza. Altrimenti tutto il settore è bloccato - afferma Sonia Costanzo titolare di un'attività per la produzione di abiti da sposa - Praticamente in un anno non è cambiato nulla. I matrimoni rinviati l'anno scorso sono ancora in standby, dal punto di vista pratico non si possono fare le feste. Il fatturato è calato dall'80 al 90% sicuramente. Ripartenza per l'estate? Se verranno attuate le linee guide che sono contenuto in alcuni protocolli, sì. Ristori? “È problematico. Il nostro settore è trasversale, i codici Ateco delle singole attività non riconducono al wedding. Noi abbiamo il codice della sartoria che non ha nessuan correlazione al wedding. Cerchiamo di tenere duro nella speranza che si possa sbloccare la situazione. Questi protocolli ci sono, quindi bastaq solamente un po' di buona volontà per attuarli. Vogliamo soluzioni.”
“Chiediamo di poter lavorare come tutte quelle categorie che con alcune linee guida, fateci lavorare perchè possiamo farlo in sicurezza – afferma la wedding planner Laura Mameli - Noi come planner possiamo garantire di poter svolgere i matrimoni in sicurezza con alcune linee guide dettate dal governo. Secondo me si potrebbero fare dei tamponi a tutti gli ospiti e distanziamenti. Misurazione della temperatura, buffet serviti, mascherini: è possibile. Come è possibile viaggiare, fare una crociera o disputare una partita di calcio è possibile anche svolegre un matrimonio in totale sicurezza.”
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