Genova, il prefetto Franceschelli: "Tra i profughi pochissimi casi Covid"
di Matteo Angeli
"Abbiamo un problema di alloggi, ma i Comuni ci stanno aiutando. Nella provincia di Genova gli arrivi ufficiali superano il migliaia di unità"
Genova e la Liguria accolgono ogni giorno decine e decine di profughi. la macchina organizzativa si è messa in moto da tempo ccoordinata dalla Prefettura e con l'intervento della struttura commissariale della regione Liguria presieduta da Giovanni Toti.
"C'è uno stato di emergenza fino al 31 dicembre di quest'anno, i presidenti di regioni sono nomintai commissari - spiega il prefetto di Genova Renato Franceschelli - alle Regioni spetta la prima accoglienza, alle prefetture l'inserimento dei migranti. I numeri non sono sufficienti per ora, stiamo cercando di ampliare una rete e stiamo ottenendo dai Comuni la disponibiiltà. Nella provincia di Genova gli arrivi superano il migliaia di unità, questi sono quelli ufficiali che si sono rivolti alle strutture sanitarie obbligatorio per le,, poi c'è chi arriva da altri canali".
I profughi in arrivo dall'Ucraina sono sottoposti a diversi controlli sanitari. "Si appena arrivano in Italia sono sottoposti ad accertamenti, per fortuna i casi Covid si contano sulle dita di una mano".
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