Genova, l’equipaggio “speciale” del brigantino solidale ‘Nave Italia’ ha concluso il suo viaggio da record
di Redazione
A bordo navigano ragazzi e adulti con disabilità cognitive, deficit sensoriali, malattie genetiche, disagio psichico e sociale

Dopo 2.448 miglia e 1779 ore trascorse in mare, si è conclusa sabato 21 ottobre la campagna di solidarietà 2023 di ‘Nave Italia’, il brigantino a vele più grande del mondo, proprietà della fondazione ‘Tender To Nave Italia’ e battente bandiera della Marina Militare.
La peculiarità della nave è che a bordo navigano ragazzi e adulti con disabilità cognitive, deficit sensoriali, malattie genetiche, disagio psichico e sociale. Questo, e l’esposizione in sicurezza dei beneficiari a stimoli emotivamente molto forti, è il segreto del ‘metodo Nave Italia’ che, sotto la guida del personale scientifico della fondazione e dell’equipaggio della Marina Militare, si è rivelato particolarmente efficace nel consentire a piccoli gruppi di persone in difficoltà di mettersi alla prova e sfruttare a pieno le proprie potenzialità.
Salpata dal porto della Spezia il 18 aprile scorso, dopo aver toccato, in circa 6 mesi di navigazione, i porti italiani di Genova, Savona, Livorno, Civitavecchia, Olbia e Cagliari, Nave Italia ha portato a bordo, oltre al suo equipaggio, 23 tra associazioni ed enti no profit del terzo settore provenienti da tutta Italia e una dal Sudafrica, per un totale di 247 partecipanti e 108 accompagnatori.
“Ci siamo sentiti dire – afferma il Direttore Scientifico Paolo Cornaglia Ferraris- ‘impossibile che un non vedente possa navigare su un veliero senza correre rischi’, ‘irragionevole che un autistico sia improvvisamente inserito in spazi nuovi con persone che non conosce’. Eppure, da 16 anni persone che vivono disabilità e disagio salgono su ‘Nave Italia’ per ritrovare energie personali nascoste, liberarsi di preconcetti, uscire dalla prigione in cui vivono a causa del pregiudizio sociale. Chi pensava si trattasse di un sogno, s’è stupito di come la nostra squadra di psicologi, educatori, medici e pedagogisti, uniti ad un formidabile equipaggio di professionisti della Marina Militare Italiana, riuscisse ad offrire a tutti la libertà di una straordinaria avventura sul mare. Uno strumento unico, un metodo riabilitativo collaudato da anni di esperienza e provata efficacia: un brigantino è diventato il luogo dove il ‘Metodo Nave Italia’ rivela la propria forza, per la sua capacità di porre ogni persona di fronte ad un cambio di rotta.”
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