Genova, l'Udc ligure presenta un esposto per vilipendio di oggetto di culto contro lo spot di "segugio.it"
di Redazione
Il partito accusa il sito di aver violato l'articolo 404 del Codice Penale, con l'utilizzo de "L'Ultima Cena" di Leonardo, con il cane simbolo del marchio
Vilipendio di oggetto di culto. Ecco il reato contestato dall'Udc ligure che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Genova contro lo spot pubblicitario di 'segugio.it', che ha utilizzato "L'Ultima Cena" di Leonardo da Vinci per promuovere il proprio sito online: nella pubblicità della discordia a tavola con Gesù e gli apostoli appare il cane simbolo di 'segugio.it', che consiglia ciò che bisogna fare dopo l'intervento di Giuda.
Il commissario regionale del partito, Umberto Calcagno, ritiene che lo spot sia altamente irreverente rispetto ai cattolici, che ormai da anni vedono in numerose pubblicità non essere rispettati i loro simboli sacri. L'Udc ha affidato l'esposto all'avvocato Maurizio Tonnarelli, che ha così commentato: "Contestiamo in particolare la violazione dell'articolo 404 del Codice Penale, che punisce il vilipendio delle religioni e in questo caso dell'Ultima Cena, che rappresenta il fulcro della religione cattolica. Benché sia un quadro che potrebbe apparire non un oggetto di culto, riteniamo che in questo caso lo sia perché esposto nella basilica di Santa Maria delle Grazie a Milano, quindi all'interno di un luogo sacro".
L'interruzione della messa in onda dello spot non è ancora stata chiesta. Spot il cui problema non è dato dalla presenza di un cane, ma dall'utilizzo strumentale di un oggetto di culto sacro, secondo il responsabile comunicazione Udc Liguria Paolo Carini. L'avvocato Tonnarelli ha concluso, spiegando che, al momento, non verrà chiesto un sequestro preventivo, perché prima il partito vuole valutare la possibilità di parlare con il pubblico ministero ed eventualmente procedere. L'esposto si basa sugli articoli 403 e 404 del Codice Penale e cita la sentenza numero 188 della Consulta nel 1975: "sono compresi nel vilipendio ed esclusi dalla garanzia dell'articolo 21 della Costituzione, la contumelia, lo scherno, l'offesa, che costituiscono ingiuria al credente con una lesione della sua personalità e un oltraggio ai valori etici di cui si sostanzia e alimenta il fenomeno religioso".
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