Genova, la bimba soffocata con un sacchetto di plastica è uscita dal coma
di Alessandro Bacci
Le sue condizioni stanno migliorando ma restano da valutare i danni cerebrali. Padre e madre mantengono la responsabilità genitoriale
Il presidente del Tribunale dei minorenni di Sassari, Guido Vecchione, ha respinto oggi la richiesta del capo della Procura dei minori, Luisella Fenu, per far decadere dalla responsabilità genitoriale il padre e la madre della bambina di 5 mesi che ha rischiato di morire soffocata da una sacchetto di plastica, nel suo lettino, nel campo nomadi di Piandanna, alla periferia di Sassari. L'udienza di verifica è stata fissata per ottobre.
La bimba, ricoverata all'ospedale Gaslini di Genova dal 6 giugno, è intanto uscita dal coma: ieri i medici l'hanno sottoposta un intervento per applicare un sondino gastrico che consenta l'alimentazione diretta. Le sue condizioni di salute stanno migliorando progressivamente, anche se restano da valutare gli eventuali danni cerebrali subiti.
Nell'udienza di stamattina i genitori della bimba, assistiti dagli avvocati Maria Paola Cabitza e Giuseppe Onorato, hanno raccontato al giudice la loro versione dei fatti. Hanno spiegato che tutto è successo in pochi istanti: erano appena rientrati al campo nomadi di Piandanna, alla periferia di Sassari, dove vivono, e avevano messo la piccola a dormire nel centro del lettone matrimoniale; il papà era andato a controllare l'auto, la mamma era uscita dalla stanza per cambiare il pannolino a un altro figlio, mentre gli altri due fratellini più grandi erano dalla nonna. Dopo pochi minuti la mamma è rientrata e ha trovato la bimba con una busta di plastica, di quelle che si usano per la spesa, sul viso. Non respirava più, era priva di sensi. Hanno immediatamente caricato la figlioletta in auto e sono corsi al pronto soccorso del Santissima Annunziata. Qui i medici sono riusciti a rianimarla e vista la gravità della situazione hanno disposto l'immediato trasferimento al Gaslini di Genova, con un elicottero messo a disposizione dalla Protezione civile. Stamattina in tribunale sono state acquisite agli atti le relazioni della pediatra che assiste i quattro fratellini e dei Servizi sociali del Comune di Sassari. "Sia la pediatra sia i Servizi sociali hanno descritto una situazione familiare amorevole e affettuosa, con i minori accuditi nella maniera migliore dai genitori - dice all'ANSA l'avvocato Onorato - I genitori della bambina non hanno ricevuto a oggi nessuna notifica relativa a una indagine penale della Procura di Sassari nei loro confronti, né sono stati mai sentiti da ufficiali di polizia giudiziaria in merito all'incidente".
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