Genova: la Scala al Carlo Felice, successo per il grande ritorno del corpo di ballo scaligero
di Redazione
Tutto esaurito per l'antologia di numeri proposti da Manuel Legris
A vent'anni dalla sua ultima apparizione sui palcoscenici genovesi, ieri sera è tornato il Corpo di Ballo della Scala, ospite del Nervi music ballet festival. Lo spettacolo non si è tenuto ai Parchi, ma al Carlo Felice per l'occasione davvero affollato. Staff del Teatro milanese al completo con il neosovrintendente Fortunato Ortombina seduto accanto a Claudio Orazi. Bello spettacolo, accolto dal pubblico con prolungati applausi al termine di ogni esibizione.
Per il ritorno a Genova Manuel Legris, direttore del Corpo di Ballo dal 2020, ha scelto un'antologia di lavori firmati da coreografi diversi e finalizzati a offrire una interessante panoramica di stili e di soluzioni interpretative. Inizialmente Reveal, coreografia di Garret Smith su musiche di Philip Glass, il lavoro più corale della serata con otto danzatori e quattro danzatrici in scena a lavorare sulla dualità nelle sue differenti forme. Un'architettura complessa e assai interessante ben calata nelle atmosfere di Glass che tocca vertici di elegante lirismo soprattutto nel Concerto pianistico.
Ineccepibile l'esecuzione da parte dei ballerini scaligeri al termine calorosamente festeggiati. Di notevole originalità il lavoro successivo, Skew-Whiff che i coreografi Sol Leon e Paul Lightfoot hanno costruito sulla Ouverture dalla Gazza ladra di Rossini: una divertente e ironica gestualità a servizio del brio e del ritmo trascinante rossiniano in un gioco di alto virtuosismo risolto con eccezionale bravura da Maria Celeste Losa, Navrin Turnbull, Darius Gramada e Gabriele Fornaciari. La seconda parte si è aperta con un omaggio a Roland Petit e alla sua interpretazione della terza scena dal primo atto del Pipistrello"di Johann Strauss junior. Partitura ancora una volta all'insegna del ritmo spumeggiante che il grande coreografo francese ha restituito con eleganza e freschezza trovando interpreti eccellenti in Virna Toppi e Christian Fagetti.
Di particolare interesse la successiva Cantata, coreografia di Mauro Bigonzetti, musiche di Amerigo Ciervo: un intenso e nervoso pas de deux giocato su una gestualità complessa e aggressiva in un clima di forte drammaticità. Bravissimi Antonella Albano e Gioacchino Starace. Legris ha firmato il brano successivo, Donizetti pas de deux, omaggio alla classicità con Alice Mariani e Nicola Del Freo. Infine chiusura con estratti da Blake works splendido lavoro di William Forsythe su musiche di James Blake.
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