Genova, Biolé attacca la Salis sulla parità di genere: "Non basta essere donna per rappresentare i diritti delle donne"
di Matteo Cantile
Il candidato civico replica alle dichiarazioni di Silvia Salis e rilancia con un programma dettagliato su equità e inclusione

Per chi ha poco tempo
1️⃣ Biolé contro Salis: il candidato contesta l’idea che essere donna sia di per sé sufficiente per rappresentare le donne.
2️⃣ Giunta paritaria: proposta una composizione 50-50 per garantire rappresentanza effettiva.
3️⃣ Lavoro e diritti: fondi per l’occupazione femminile e sostegno alla lotta contro la violenza sulle donne.
La notizia nel dettaglio
Si accende il dibattito sulla parità di genere tra Filippo Biolé, candidato civico alle elezioni amministrative di Genova 2025, e Silvia Salis, vicepresidente del CONI e candidata del centrosinistra in corsa alle elezioni amministrative di Genova della prossima primavera. Al centro della polemica, il ruolo delle donne in politica e la rappresentanza dei diritti femminili, spinta non solo dalla candidata - che ha spesso citato il tema di genere nelle sue prime uscte - ma anche dalla coalizione che la sostiene.
Biolé contro Salis – In risposta alle dichiarazioni di Salis, Biolé ha contestato "l’idea vecchia e malsana che basti essere donna per rappresentare le donne" e ha criticato l’uso del termine "maschilista" come arma politica. Ha ricordato che anche figure della destra radicale, come Marine Le Pen in Francia e alcune esponenti tedesche, hanno cavalcato battaglie femminili senza però promuovere reali politiche di uguaglianza.
Esperienza sul campo – Biolé, che da 15 anni è responsabile dell’ufficio legale di Assist Associazione Nazionale Atlete, ha affermato di aver imparato dalle femministe che la parità non è un concetto simbolico ma va costruito con azioni concrete. "Io, uomo bianco privilegiato, non avrò mai piena consapevolezza di quanto il patriarcato ostacoli l’equilibrio sociale, ma il mio impegno è reale", ha sottolineato.
Giunta paritaria – Nel suo programma elettorale, Biolé ha annunciato la creazione di una giunta 50-50, sottolineando che "i numeri della rappresentanza politica sono sostanza e non solo forma".
Diritti e welfare – Il candidato propone di fare di Genova una città europea all’avanguardia nei diritti delle donne, con particolare attenzione alla salute riproduttiva, al superamento delle discriminazioni e al contrasto alla violenza maschile sulle donne, rafforzando il supporto ai centri antiviolenza.
Certificazione di parità – Tra le sue proposte, anche l’obiettivo di ottenere per Genova la Certificazione sulla parità di genere, supportando le organizzazioni del settore e creando un Tavolo sui diritti delle donne nei primi 30 giorni di governo.
Occupazione femminile – Biolé prevede fondi per facilitare l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro, con particolare attenzione a chi è costretta al part-time involontario o all’abbandono dopo la nascita del primo figlio. "Non esiste parità se il lavoro delle donne viene svilito, cancellato, sottoutilizzato, precarizzato", ha dichiarato, annunciando anche il coinvolgimento delle imprese per promuovere politiche aziendali inclusive.
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