Genova, scoperto in porto un traffico internazionale di ricambi di auto rubate
di Redazione
Inizialmente tre persone sono state denunciate per traffico di rifiuti ma le indagini hanno permesso di scoprire un'organizzazione criminale
Durante le verifiche agli imbarchi all’interno del porto di Genova, i militari della Guardia costiera hanno fermato tre furgoni diretti in Marocco eccezionalmente sovraccarichi di materiali. Agli esiti delle verifiche, i mezzi sono risultati trasportare motori, parti di carrozzeria e altri organi meccanici di autoveicoli – per svariate tonnellate - tutti privi di documentazione attestante l’effetti provenienza delle merci.
Considerata la natura del materiale rinvenuto, che ai sensi del codice dell’ambiente è identificabile nella classe dei rifiuti speciali e pericolosi, i conducenti erano stati denunciati per traffico internazionale di rifiuti, con contestuale fermo dei tre furgoni.
A seguito di più approfondite investigazioni eseguite presso autodemolitori del Piemonte e della Lombardia, i militari della Capitaneria di Genova – coadiuvati dal personale dell’Agenzia delle Dogane di Ponte Doria e sotto la direzione del dott. Givri della Procura di Genova - hanno accertato che i motori e le parti meccaniche provenivano da autovetture di pregio (principalmente Audi, Mercedes-Benz e BMW) che erano state oggetto di furto in autosaloni della provincia di Milano.
Per i conducenti degli automezzi - già denunciati per traffico di rifiuti è stato accertato, quindi, il collegamento a una più ampia organizzazione criminale, dedita al furto e alla ricettazione internazionale di autoveicoli e parti meccaniche che venivano principalmente destinate all’estero a seguito della contraffazione di documenti e segni identificativi.
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