Genova, telecamere per il controllo dei mezzi che trasportano merci pericolose
di Redazione
Comune e Università insieme: esaminati i mezzi pesanti in arrivo in porto diretti in città che portino metano, carburante, sostanze radioattive
Un sistema di videosorveglianza per la sicurezza del trasporto di merci pericolose. Metano, carburanti, prodotti chimici o radioattivi: gli occhi elettronici riconosceranno il carico dei mezzi pesanti attraverso le targhe e ne seguiranno il tracciato in città in tempo reale. Lo scopo è di predisporre interventi puntuali e adeguati in caso di incidenti o fuoriuscita del carico.
La giunta comunale ha approvato nella seduta del 16 luglio, su proposta dell’assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Stefano Garassino, di concerto con l’assessore al Bilancio e Lavori Pubblici Pietro Piciocchi, la delibera che approva il progetto definitivo per la realizzazione e l’implementazione di opportune tecnologie e sistemi Ict per l’analisi dei flussi multi modali di merci pericolose, l’individuazione dei percorsi urbani e la valutazione del livello di accessibilità portuale e delle modalità alternative di trasporto.
La novità rientra nell’ambito del progetto europeo “LOSE+”, logistica e sicurezza del trasporto merci, e nel programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia. Il progetto è cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale: il Comune di Genova è partner di un consorzio europeo di cui è capofila l’Università degli Studi di Genova, Dipartimento di informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi.
L’obiettivo generale del progetto LOSE+ è di mitigare la probabilità di incidenti e gli effetti sul territorio associati al trasporto marittimo di merci pericolose, utilizzando tecnologie informatiche. Il progetto si svilupperà per la durata di 36 mesi, prevede per il Comune di Genova un budget complessivo di 351 mila euro, garantiti all’85 per cento dal finanziamento europeo, mentre il restante 15 per cento proviene dal Fondo di Rotazione ai sensi della Delibera Cipe del 28 gennaio 2015.
Il progetto definitivo è stato redatto dalla Polizia Locale, in collaborazione con la Direzione Sistemi informativi e l’area delle risorse tecnico operative del Comune, verrà coinvolta anche la Protezione civile: prevede l’installazione di sistemi ICT per il rilevamento di targhe; la fornitura di due sistemi di rilevamento targhe per uso mobile, lo sviluppo di un’interfaccia di comunicazione dati. Il sistema sarà completamente operativo, salvo imprevisti, entro il mese di novembre.
“Con questo sistema renderemo più sicuri i flussi di entrata e uscita dal porto nel contesto urbano. Genova si conferma sempre più città “intelligente” grazie alle tecnologie smart – spiega l’assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Stefano Garassino -. Nel malaugurato caso di un incidente, il soccorso potrà essere immediato e perfettamente adeguato alla situazione: gli interventi, le attrezzature e le procedure possono variare molto a seconda dei materiali dispersi. La tracciatura in tempo reale permetterà di avere sotto controllo in tempo reale il rischio”. Non solo: “Il progetto prevede, collateralmente, anche il controllo della regolarità dei trasporti, ad esempio il rispetto dei turni di riposo degli autisti: un elemento che concorre a ridurre i rischi, ancor più nel caso di trasporto di merci pericolose”.
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