Genova, Uilca: "Intelligenza artificiale aumenterà del 25% produttività nella finanza"

di Filippo Serio

I sindacati: "Ci saranno prodotti nuovi, più personalizzati, e questo cambierà il modo di relazione con il cliente"

Un aumento della produttività delle imprese del comparto finanziario stimato attorno al 25%, con la creazione di nuovi prodotti e la necessità di figure professionali per gestire il cambiamento. Saranno queste le ricadute dell' intelligenza artificiale nel settore finanziario di cui si è parlato al convegno "Intelligenza artificiale: rotta verso un nuovo mondo. Come cambierà il lavoro?", organizzato da Uilca in Regione Liguria.

"L'intelligenza artificiale impatterà moltissimo sul settore finanziario, alcuni studi parlano di un aumento della produttività del settore attorno al 25% - spiega Roberto Telatin, Centro Studi Orietta Guerra -con un impatto notevole. Ci saranno prodotti nuovi, più personalizzati, e questo cambierà il modo di relazionarsi con il cliente. Questo comporterà anche una forte riconversione dei lavoratori e l'assunzione di nuove figure professionali che ora sono assenti nel settore della finanza. Non ci sono ingegneri, ad esempio, che ci dovranno essere nel futuro se guardiamo al territorio ligure - aggiunge Silvio Trucco, segretario Uilca Liguria - parliamo di una platea di circa 5 mila persone tra settore bancario, assicurativo ed esattoriale. Sappiamo che le banche sono tra le maggiori finanziatrici dell'intelligenza artificiale e pensiamo che questo investimento si potrà anche riversare sulle risorse".

Da questi dati nasce la necessità di una azione sindacale in grado di gestire il cambiamento. "Non bisogna avere paura del nuovo, che si può trasformare in opportunità - sottolinea Fulvio Furlan, segretario generale Uilca - sapendo che ci saranno problemi che andranno però gestiti sotto tutti i punti di vista, quello professionale con nuove mansioni di lavoro e formazione, sotto il profilo occupazionale. Alcuni effetti già li vediamo con la chiusura degli sportelli e la risposta del sindacato è di affrontare i temi insieme alle controparti, attraverso la contrattazione collettiva permanente. Oggi però non possiamo ancora stimare con precisione l'impatto occupazionale perché i cambiamenti sono troppo rapidi e imprevedibili".