Genova, vandalizzato il 'Wall of Dolls' di piazza De Ferrari
di Filippo Serio
"Brucia tutto, pure sto muro" la scirtta comparsa sotto il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne
"Brucia tutto, pure sto muro" è la scritta comparsa sotto il 'Wall of Dolls' che occupa la facciata del Palazzo della Regione tra piazza De Ferrari e piazza Matteotti, a Genova, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.
La scritta, di colore rosso, è apparsa questa mattina insieme agli atti vandalici contro l'opera, con i quadri che sono stati deturpati con la vernice. Proprio ieri sera si era tenuto il corteo antiviolenza a cui hanno partecipato centinaia di persone, anche per ricordare Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni uccisa dall'ex fidanzato, ennesima vittima di femminicidio.
Vicino al muro durante il corteo era stato collocato uno striscione da parte dell'associazione genovese 'Non una di Meno', che recita: "Nè vittime nè bambole'
Questa mattina Genova si è svegliata così - ha scritto su Facebook l'assessore alla Protezione Civile e alla Sicurezza del Comune di Genova Sergio Gambino - Il Muro delle Bambole, diventato il simbolo cittadino per manifestare la lotta contro la violenza sulle donne è stato vandalizzato: un gesto vergognoso e immotivato che va condannato senza riserve. Questo atto di incivilita manifesta una drammatica mancanza di rispetto nei confronti di un tema così sentito in particolare in questo periodo storico. Ma non solo, un inaccettabile attacco nei confronti di ciascuna donna. Desidero esprimere la mia vicinanza e solidarietà a tutte le persone che sono state offese, direttamente e indirettamente.
L'atto vandalico è stato denunciato contro ignoti. Le telecamere di sicurezza all'esterno di Palazzo Ducale potrebbero aver ripreso l'autore o gli autori.
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