Geo Barents, terminate le operazioni al porto della Spezia: sbarcati tutti i passeggeri
di Filippo Serio
A bordo hanno trascorso la notte 99 uomini, tutti gli altri erano stati accolti nella giornata di ieri. Il prefetto Inversini verificherà l'eventuale violazione del decreto Piantedosi
Aggiornamento - Si sono concluse verso le 16 le operazioni di sbarco dei 237 migranti che hanno intrapreso il viaggio sulla nave della ong Medici Senza Frontiere e che ieri sono approdati al porto della Spezia. A bordo hanno trascorso la notte 99 uomini adulti, tutti gli altri erano sbarcati ieri.
237 i naufraghi, tra i quali 27 donne (una incinta e una con un ginocchio rotto che sono state trasferite all'ospedale di Sarzana) e 87 minori di cui 74 non accompagnati: di questi, 23 resteranno alla Spezia mentre gli altri 51 andranno ad Alessandria, Livorno e Foggia. Nelle prime due città sono già arrivati, mentre in queste ore è partito il pullman per la città pugliese.
Intanto la prefettura della Spezia fa sapere che gli altri migranti andranno in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e una piccola quota a Genova
Oltre un centinaio di persone ha dormito invece sulle brandine allestite all'ex Terminal 1 di Largo Fiorillo, trasformato in centro di prima accoglienza. Si tratta in particolare di coloro che hanno già completato l'iter dei controlli sanitari e di polizia e che sono in attesa dei pullman che oggi dovrebbe portarli alle loro destinazioni, in particolare in Nord Italia ma anche al Centro e al Sud. Solo una piccola parte dei 23 minori non accompagnati destinati alle strutture della Spezia sono già stati spostati.
In tutto sarebbero già stati accompagnati verso i centri di accoglienza italiani una trentina di persone. Sono attesi tempi lunghi per sapere se la Geo Barents ha contravvenuto o meno al decreto Piantedosi che prevede di fare rotta sul 'porto sicuro' appena indicato all'imbarcazione.
La nave dopo aver saputo di dover andare alla Spezia dopo aver compiuto un primo salvataggio, ne ha compiuti altri due ravvicinati. "Noi eravamo diretti alla Spezia - si difende l'equipaggio - poi è arrivata la segnalazione di un natante in difficoltà. Lo abbiamo segnalato al governo italiano e non abbiamo avuto risposta. Constatato che non c'era certezza che altre navi fossero in zona siamo intervenuti".
Immediatamente dopo ha compiuto un altro salvataggio nella stessa area. Ora rischia il sequestro per due mesi e il capitano una sanzione da da 10 a 50 mila euro. "Noi non lasceremo il porto della Spezia senza l'autorizzazione per farlo", dice Msf. Sarà la prefetta Maria Luisa Inversini a verificare, consultati i verbali di polizia, a verificare l'eventuale violazione del decreto Piantedosi.
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