Giro tra le librerie che hanno riaperto i battenti, tra nuove regole e voglia di normalità
di Andrea Carozzi
Dall’Amico Ritrovato si entra con la mascherina, tra le bancarelle dell’usato gli affari non vanno poi così male
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Grazie al nuovo Dpcm firmato dal Premier Giuseppe Conte oggi alcune realtà commerciali sono riuscite a tirare su le serrande, tra queste le librerie, che sono tornate a dare un po di vitalità alle strade e alle vie della città. Dall’Amico Ritrovato, libreria indipendente di via Luccoli 98 rosso, abbiamo incontrato Marco Parodi che chi ha raccontato come sta andando questa cauta riapertutra. “ Oggi è il primo giorno - racconta - e diciamo che sta andando bene, stiamo ancora prendendo le misure per soddisfare le nuove normative, ma siamo soddisfatti”.
Per poter accedere alle librerie è infatti obbligatorio rispettare le distanze di sicurezza e tutte le regole che ormai caratterizzano la vita sociale nei luoghi pubblici e nelle realtà commerciali. “ A volte qualcuno di noi sta all'ingresso e cerca di comportarsi come un vigile per regolare l’accesso delle persone - sottolinea Marco - ma devo dire che non stiamo riscontrando grossi problemi, ovviamente invitiamo la clientela ad entrare con tutti i Dpi necessari, come guanti e mascherine.”
“Un’altra richiesta che rivolgiamo ai nostri clienti - conclude con un pizzico di amarezza - è quella di entrare con delle idee precise, in modo da non passare troppo tempo all’interno dei locali. Purtroppo sappiamo quanto è bello perdersi tra i libri, ma in questo momento è meglio non farlo”. Visto l’emergenza non ancora terminata, L’Amico ritrovato osserva un orario ridotto che va dalle 10 alle 14.
Chi ama leggere, sa che le buone letture si possono recuperare anche tra le bancarelle dell’usato, e in piazza Colombo troviamo la prima ad aver riaperto i battenti, quella di Marco Carniglia che è operativa già dalla giornata di ieri come ci racconta lui stesso: “ ho approfittato subito del nullaosta che hanno dato, anche perché dopo un mese passato in casa cambiare aria male non fa, anche se gente in giro ce n'è poca e il lavoro è quello che è.”
Marco commercia libri usati come la maggior parte delle bancarelle che caratterizzano piazza Colombo e spera in un rapido ritorno alla normalità: “ quando ho deciso di riaprire sapevo già a cosa sarei andato incontro: fondamentalmente non passa quasi nessuno, ma spero di tornare presto a lavorare a pieno regime”.
“Però devo dire - racconta sorridente - che il rapporto tra il numero di persone che passano e quelle che si fermano a comprare è molto buono, fosse sempre così sarebbe fantastico”.
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